BARTOLOMEO di Giovanni
Pittore fiorentino, fiorito fra la fine del'400 e i primi del'500, e identificato con l'"alunno di Domenico" (nome dato dal Berenson a questo artista ghirlandiesco, prima che i documenti ne rivelassero la personalità). Aiutava nel 1488 Domenico Ghirlandaio nell'Adorazione dei Magi dello Spedale degli Innocenti, e ne eseguiva sette storie della predella. Dal confronto con queste opere certe, sembra sicura la sua collaborazione con D. Ghirlandaio negli affreschi di S. Maria Novella (1488-90); col Pinturicchio nell'appartamento Borgia in Vaticano (1493) dove gli sono attribuiti la Natività e l'Adorazione dei Magi nella sala dei Misteri; e con Davide Ghirlandaio, in alcuni affreschi della compagnia di San Martino dei Buonomini di Firenze. Tra le opere in gallerie e collezioni italiane e straniere date a B., le più note sono: il San Girolamo della Galleria dell'Accademia di Firenze, la Madonna della Parrocchiale di Legnaia (1511) e l'Arcangelo Raffaello della Galleria di Dresda; oltre a varie fronti di cassoni esistenti nella galleria Colonna di Roma e nella Galleria nazionale di Londra, dipinte da B. forse prima del 1488. Mediocre, egli rifletté con eclettico spirito l'influenza di Domenico Ghirlandaio e di Sebastiano Mainardi, ricordando volta a volta anche Filippino Lippi e il Botticelli, col quale collaborò nelle tavole con la storia di Nastagio degli Onesti, già in casa Pucci, e ultimamente nella raccolta Spiridon. Per questo non impresse un carattere particolare alle sue opere, che si distinguono per il colorito livido e torbido.
Bibl.: B. Berenson, Alunno di Domenico, in The Burlington Mag., I (1903), p. 6 segg.; G. de Francovich, Nuovi aspetti della personalità di B. di G., in Bollettino d'arte, n. s., VI (1926-27), p. 65 segg.; id., ibid., pp. 540-42; G. Gronau, The lost predella of an altarpiece by Domenico Ghirlandaio, in Art in America, XVI (1928), pp. 16-25.