Storico umanista (La Spezia 1400 circa - Napoli 1457), discepolo di Guarino Veronese. Nel 1444, mandato ambasciatore di Genova al re Alfonso di Napoli, ne divenne segretario e storiografo regio. La sua opera maggiore è il De rebus gestis ab Alphonso I (in 10 libri, sino al 1455). Pregevoli le biografie di contemporanei, nell'opuscolo De viris illustribus, importante fonte anche per la storia dell'arte. Per salvare la sua posizione di regio storiografo, criticò l'Historia Ferdinandi regis di L. Valla, ma questi replicò duramente (Recriminationes in Facium, 1445).