FERRARI, Bartolomeo
Scultore, nato il 18 luglio 1780 a Marostica, morto a Venezia l'8 febbraio 1844. Fu allievo dello zio Giovanni detto il Torretti e subì l'influsso del Canova. Lavorò specialmente per le chiese del Veneto, eseguendo tra l'altro parte delle sculture delle chiese di S. Maurizio e del Nome di Gesù a Venezia. Scolpì alcune tombe per i cimiteri di Vicenza e di Ferrara e la statua della Scultura nel mausoleo del Canova ai Frari. Fu anche fonditore.
Il figlio Luigi, nato il 21 giugno 1810 a Venezia, dove morì il 12 maggio 1894, fu allievo del padre e di P. Tenerani e cercò poi sempre più di liberarsi dal neoclassicismo, anche con qualche interessante tentativo naturalistico, benché il suo gusto rimanesse sempre essenzialmente accademico.
Fu assai attivo e molte sue cose sono sparse in Italia e all'estero. Famoso è specialmente quell'Angelo della Resurrezione eseguito per il cimitero di Trieste e replicato dall'artista più volte. Altre sue opere notevoli sono a Venezia e nei cimiteri di Verona, Napoli e Bologna. Insegnò per molto tempo nell'Accademia di Venezia.
Bibl.: F. Zanotti, Delle lodi di B. F. scultore, Venezia 1844; F. Condio (per Bartolomeo F.) e W. B. (per Luigi F.), in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915 (con bibl.).