GRAZIOLI, Bartolomeo
Martire dell'indipendenza italiana, nato a Fontanella, nel Mantovano, il 1806, impiccato a Belfiore il 3 marzo 1853. Andato il 18 dicembre 1842 a esercitare l'ufficio di parroco a Revere, seppe con la sua grande bontà guadagnarsi la stima universale. Durante la rivoluzione del marzo 1848, animato da spiriti patriottici, spronò i giovani parrocchiani ad armarsi e a partecipare a quella guerra di redenzione dalla dominazione austriaca. Il 17 giugno 1852 fu arrestato con l'accusa di essere a capo del circolo di Revere per il comitato rivoluzionario di cui a Mantova era dirigente il sacerdote Enrico Tazzoli (v.), e di avere "mediante diffusione delle cartelle del prestito mazziniano e di proclami incendiarî, cooperato per la causa rivoluzionaria". Con sentenza del 25 febbraio fu condannato al capestro. Prima di avviarsi al palco fatale, scrisse dal carcere un commovente addio ai suoi parrocchiani.
Bibl.: A. Luzio, I martiri di Belfiore, Milano 1905.