Nerucci, Bartolomeo
Copista, maestro di grammatica in Prato per incarico del comune dal 1434 al 1444; membro del consiglio di San Gimignano nel 1466. Lesse D. " in terra Prati " nel 1434, come informa una nota apposta al codice Magliabechiano II XVI contenente un Breve compendium et utile sopra tota Dantis Allegherii comoedia, operetta adespota in latino divisa in tre parti (la prima descrive i nove cerchi infernali, la seconda le nove cornici del Purgatorio, la terza i nove cieli).
Nella nota al Compendium manca il cognome N. (" per me B[artholomeum] Petri de San Gem[nniano] "), che si ricava da un altro codice rintracciato dal Batines - il Laurenziano XLII 17 (alle CC. 1-10) e XLII 16 (c. 8) - anch'esso contenente il Compendium: " per me Bartholomeum Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano sub annis Domini millesimo quadrigentesimo trigesimo quarto ".
Non è possibile determinare se il Compendium sia opera del N.: nel codice Magliabechiano il suo nome è infatti sottoscritto soltanto ad alcuni Carmina leonina posposti all'operetta; e le note del Laurenziano sembrano riferibili soltanto al copista. L'attribuzione al N. del Compendium è sostenuta in una nota illustrativa redatta sul codice medesimo da V. Follini, il quale sostiene inoltre l'identità tra l'autore e un " Bartolommeo di Piero Taviani de Neruccis " ambasciatore a Siena nel 1462.
Il prologo alla Commedia (incipit: " Scribitur Danielis primo capitulo quod cum Baldassar... ") che si trova in tre codici Laurenziani (90 sup. 138, esemplato da un Tommaso de Baldinotis di Pistoia, contenente anche il Compendium; 42 14, esemplato proprio dal N. - manca però anche qui il cognome -, contenente il commento del Buti all'Inferno; 40 2, copiato da Andrea Giusti da Volterra, datato 6 novembre 1370), non è certamente del N., contrariamente a quel che ipotizza il Batines: si tratta infatti del proemio del commento di Guido da Pisa.
Bibl. - Batines, Bibliografia II 4, 567; L. Pecori, Storia della terra di S. Gimignano, Firenze 1853, 488; J.W. Bradley, A Dictionary of miniature:, II, Londra 1888, 356; G. Pelagatti, Il Sacro Cingolo Mariano in Prato, Prato 1895, 181-202; G. Giani, Un lettore di D. in Prato nel Quattrocento, in " Arch. Stor. Pratese " IV (1921) 27-30.