Operaio italiano (Villafalletto 1888 - Boston 1927), emigrato nel 1908 negli USA. Il 5 maggio 1920 fu accusato, insieme con Nicola Sacco, dell'assassinio di un cassiere e di una guardia avvenuto a South Braintree, Mass., il 15 aprile. Nonostante l'alibi fornito dai due accusati e i numerosi testimoni a difesa, Sacco e V., esponenti della corrente sindacalista anarchica, furono condannati a morte il 14 luglio 1921. L'esecuzione della sentenza ebbe luogo solo il 23 ag. 1927; per scongiurarla si erano inutilmente mossi uomini politici e di cultura (tra i quali, R. Rolland, A. France, A. Einstein), capi di stato e decine di migliaia di cittadini americani. In realtà si trattò di un processo politico, svoltosi in un clima d'isteria antisovversiva e xenofoba. Nell'ag. 1977, a cinquant'anni dall'esecuzione, il comitato che si era lungamente battuto per la riabilitazione di Sacco e V. ha ottenuto in America il pieno, ufficiale, riconoscimento della loro innocenza.