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ZORZI, Bartolomeo

di Mario Pelaez - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZORZI, Bartolomeo

Mario Pelaez

Poeta italiano che scrisse in lingua provenzale, del quale sappiamo soltanto che era nativo di Venezia, forse mercante. Fiorì nella seconda metà del sec. XIII, e insieme con altri suoi concittadini fra il 1264 e il 1266 fu, in una nave, catturato dai Genovesi e condotto nella loro città. Nelle carceri di Genova languì alcuni anni e certo vi era ancora nel 1270.

Si hanno di lui 18 poesie: alcune canzoni d'amore, due alla Vergine e tre politiche. Lo Z. non rivela grandi qualità di poeta, ma tuttavia dimostra una certa sincerità di sentimento e anche di espressione che non è priva talvolta di forza e di efficacia. Le poesie più belle sono appunto i sirventesi politici scritti nelle carceri: uno in risposta al trovatore genovese Bonifazio Calvo che in un suo sirventese aveva assalito i Veneziani, e lo Z., pur nei ceppi dei nemici, difende i suoi concittadini; un altro ch'è un caldo appello al re di Francia Luigi IX alla vigilia della sua partenza (maggio 1270) per la crociata, affinché ottenga dai Genovesi la liberazione dei Veneziani prigionieri, trattenuti nelle carceri nonostante i patti conclusi fra le due repubbliche; e un terzo, il bellissimo e commosso Pianto "pien di pietà e di sdegno" per la morte di Corradino (1268) e del duca Federico d'Austria, giustiziato lo stesso giorno dello svevo.

Bibl.: E. Levy, Der Troubadour B. Z., Halle 1883; G. Bertoni, I Trovatori d'Italia, Modena 1915, pp. 114-118, 157, 446-456; V. De Bartholomaeis, Poesie provenzali storiche relative all'Italia, Roma 1931, passim.

Vedi anche
Bonifàcio Calvo Bonifàcio Calvo. - Trovatore (sec. 13º), nativo di Genova. Dimorò parecchi anni alla corte di Alfonso X di Castiglia dove era nel 1254; prima del 1266 rientrò in patria. Poetò, oltre che in volgare italiano, in provenzale, in gallego-portoghese, in francese. Si hanno di lui 21 poesie, fra canzoni d'amore, ... Cigala, Lanfranco Cigala (o Cicala), Lanfranco. - Poeta genovese in lingua provenzale, morto tra il 1257 e il '58, di cui restano 35 poesie, morali, d'amore, storiche e religiose. Sordèllo Sordèllo. - Trovatore italiano in lingua provenzale (n. Goito 1200 circa - m. dopo il 1269). Ebbe vita avventurosa. Cominciò come giullare; fu presso Azzo VII d'Este, poi, a Verona, alla corte di Rizzardo Sambonifacio, di cui rapì la moglie, Cunizza da Romano (1226), per ricondurla alla casa paterna. ... Rudel, Jaufré Rudel ‹rüdèl›, Jaufré. - Trovatore provenzale (sec. 12º), principe di Blaye, nella Saintonge, signore di Pons e di Bergerac. Seguì nel 1147 Luigi VII alla crociata in Terra Santa, dove probabilmente morì. Restano di lui sei canzoni che lo rivelano gentile poeta d'amore; due celebrano un "amore di terra ...
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    Poeta italiano in lingua provenzale (n. Venezia, sec. 13º); fatto prigioniero dai Genovesi tra il 1264 e il 1266, fu a lungo nelle carceri di Genova, dove era ancora nel 1270. Si hanno di lui 18 poesie: due canzoni alla Vergine, altre amorose e 3 sirventesi politici: uno in difesa di Venezia, in risposta ...
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