BARUFFALDI, Girolamo, iunior
Nacque a Ferrara il 10 luglio 1740 da Ambrogio e da Camilla Ferrari. Benché il padre, provetto ingegnere e professore all'università, volesse avviarlo ad una carriera civile, appena compiuto il corso ordinario di studi, il B. entrò nel 1756 nella Compagnia di Gesù e, fatto il noviziato a Novellara, vi pronunciò i voti nel 1758. Nello stesso anno pubblicò a Ferrara le Enunciationes ex universa philosophia, lavoro meramente scolastico. Destinato alla predicazione e all'insegnamento, fu poi professore di retorica e di eloquenza in diversi collegi dei gesuiti a Parma, a Piacenza, a Brescia e a Reggio finché, scioltasi nel 1773 la Compagnia di Gesù, riparò in patria, ove per qualche anno si dedicò all'insegnamento privato. Cresciuto in fama di buon letterato e di poeta (nel 1767 aveva pubblicato un garbato Poemetto in versi sciolti dedicato al cardinale Serra, nuovo legato di Ferrara), il B. venne nominato nel 1776 vice-prefetto e tre anni dopo prefetto della biblioteca cittadina. Avendo a disposizione il suo ricchissimo patrimonio, poté dedicarsi alla pubblicazione di moltissime operette di erudizione bibliografica e di storia locale, che, pur difettando spesso per completezza di dati e per metodo di ricerca, si rivelano tuttora di qualche utilità.
Tra esse sono: Vita della beata Beatrice II d'Este, Ferrara 1777; Della tipografia ferrarese dall'anno 1471 al 1500, Ferrara 1777, opera difettosa tanto che il B. stesso, a quanto si apprende da una sua nota sull'autografo, aveva intenzione di accrescerla e migliorarla per ripubblicarla col titolo più modesto di Annali tipografici ferraresi; Notizie intorno Pellegrino Fulvio Morati, in Raccolta ferrarese di opuscoli, VIII, Venezia 1781, pp. 129-144, in cui si dimostra che il Morato non si allontanò da Ferrara perché sospetto di eresia come la figlia Olimpia e si dà un catalogo ragionato delle sue opere; Della biblioteca pubblica ferrarese, commentario istorico, Ferrara 1782, non priva di interessanti notizie; Diatriba de veteri sigillo Antonii destinati episcopi, Ferrariae 1785, nella quale in un latino non troppo elegante, ma con retto uso delle fonti, il B., trattando dei vescovi di Ferrara sotto Martino V e sotto Eugenio IV, riesce a rettificare le notizie date dall'Ughelli nella sua Italia Sacra, II, Venetiis 1717, col. 551; gli Elogia Riminaldorum doctrina et virtute spectantium disticisexpressa, Ferrariae 1786, sono una retorica esaltazione di otto personaggi dell'antica famiglia dei Riminaldi; le Notizie istoriche delle Accademie letterarie ferraresi, Ferrara 1787, un lavoro giustamente lodato dal Tiraboschi (Storia d. letterat. ital., VIII, p. 71 che si rivela ancora di qualche utilità.
Nel 1786 il B. pubblicò in Ferrara un Catalogo di tutte le edizioni dell'Orlando Furioso (un semplice elenco di frontespizi con qualche breve nota sul pregio delle varie edizioni) che, accresciuto e migliorato, fu poi ristampato nel 1804 e nel 1807 in appendice alla Vita dell'Ariosto.
Nel 1798, essendosi rifiutato di prestare giuramento al governo repubblicano, fu destituito dal suo ufficio come "refrattario", ma vi fu riammesso l'anno successivo e da allora visse in buona armonia coi nuovi governanti, sì che, istituitasi l'Accademia Ariostea, ne venne nominato nel 1803 segretario perpetuo. In quello stesso anno pubblicò, sempre a Ferrara, il saggio Dei genitori di Ludovico Ariosto, che è come un'anticipazione della sua Vita di M. Ludovico Ariosto, che, elaborata nel corso di molti anni, uscì a Ferrara in magnifica veste tipografica nel 1807 e costituisce l'opera del B. di maggior impegno.
Forse troppo diffusa, anche su personaggi di poco conto o che con l'Ariosto poco ebbero a che fare, per l'abbondanza di notizie, per la chiarezza dell'esposizione, quando si tengano in debito conto la formazione e gli interessi culturali di chi la scrisse, è da ritenersi ancora una delle più utili biografie del poeta. E se nello stabilire date e momenti della vita dell'Ariosto il B. sembra troppo confidare nel contenuto delle poesie, specie delle satire, il metodo riesce tuttavia a dare qualche felice risultato: così per primo il B. poté identificare gli esametri che si conoscevano col titolo arbitrario dato loro da G. B. Pigna Ad Herculem Ferrariae ducem II con la famosa orazione accademica del 1495, di cui parlavano i biografi, e per primo affermò che il carme è "un cumulo di sconnessi frammenti".
Come nella citata Diatriba de veteri sigillo aveva trattato di antichità ecclesiastiche, così nelle Osservazioni sopra un'antica iscrizione del Vico Aventino, Ferrara 1810, il B. volle trattare di epigrafia e di antichità romane. Ma con assai minor fortuna, ché l'opera mirante a dimostrare l'insussistenza del titolo di città attribuito a Vico Aventino (poi Voghenza), benché sede vescovile, presenta forti lacune specie per quel che riguarda la cultura giuridica. Scarso interesse riservano gli ultimi lavori del B.: Delle lodi della beata Beatrice II estense, Ferrara 1810; la Continuazione delle Memorie istoriche dei letterati ferraresi, Ferrara 1811, che, scritta in collaborazione con Leopoldo Cicognara, avrebbe dovuto continuare fino ai tempi del B. le Memorie istoriche di G. Andrea e Lorenzo Barotti, ma rimase incompiuta al primo fascicolo: Memorie di Bernardino Barbuleo, Ferrara 1813.
Nel 1816 il B. fu nominato prefetto dell'istruzione pubblica, ma per pochi mesi resse l'ufficio: morì in Ferrara il 2 febbr. 1817.
Fonti e Bibl.: Giorn. d. letterati d'Italia, XIII, Modena 1777, p. 286; XXX, ibid. 1785, p. 304; C.Ughi, Diz. stor. degli uomini illustri ferraresi, I, Ferrara 1804, p. 35; G. Manini, Voghenza villaggio del Ferrarese, Ferrara 1810; R. A. Caballero, Bibliothecae Scriptorum Societatis Iesu. Supplementa, II, Romae 1816, p. 112; G. Tiraboschi, Storia d. letter. ital., VII, Venezia 1824, p. 1604; VIII, ibid. 1824, p. 71; E. De Tipaldo, Biografie degli Italiani illustri, III, Venezia 1826, pp. 211-213; A. Orsini, Cenni biografici degli illustri Centesi, Cento 1880, p. 36; C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles 1890, coll. 991-994; VIII, ibid. 1903, col. 1773; Bibliografia della famiglia Baruffaldi, in Atti e Mem. d. Deputaz. ferrarese di storia patria, XXII (1915), pp. 199-205; M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto, Genève 1930-31, v. Indice; G. Agnelli - G. Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, I,Bologna 1933, p. XV; G. Frati, Diz. bio-bibliogr. dei bibliot. e bibliofili ital., Firenze 1934, pp. 56 s.; L. Areosti Carmina, rec. Ae. Bolaffi, Modena 1938, p. XXXVII; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI, col. 1056.