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barzellette

di Margherita Zizi - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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barzellette

Margherita Zizi

Piccole storie per ridere

La barzelletta è una forma di comicità molto popolare, diffusa in tutto il mondo tra persone di ogni età e ceto sociale. Inventate da autori in genere anonimi e trasmesse soprattutto a voce, le barzellette sono storielle che mirano a farci ridere presentandoci, a sorpresa, situazioni o comportamenti che ci spiazzano in quanto assurdi e incongruenti, cioè contrari al buon senso e alla logica

Una barzelletta, mille varianti

Sotto forma di storielle, brevi dialoghi o indovinelli, le barzellette sembra che esistano da sempre, ma ricostruire la storia di questo genere comico è difficile a causa delle sue caratteristiche un po' speciali. Prima di tutto, le barzellette sono invenzioni anonime: difficilmente sappiamo dare un nome e un cognome al loro autore. Inoltre, cosa ancora più importante, non nascono come testi scritti, ma vengono raccontate e trasmesse a voce. In questo processo di trasmissione orale si trasformano in continuazione, si arricchiscono di nuove varianti rispecchiando simpatie e antipatie, modi di dire, comportamenti e tendenze che cambiano da paese a paese, da regione a regione, da gruppo a gruppo, persino da persona a persona.

Oggi molte barzellette si trovano raccolte in libri o diffuse in siti Internet specializzati. Ma una volta 'congelate' in forma scritta le barzellette sono meno divertenti, sia perché non sono più animate dall'interpretazione del narratore, sia perché il divertimento che ci procurano non è più un piacere condiviso: si ride di più, e meglio, in compagnia che da soli.

I generi e i temi delle barzellette sono pressoché infiniti: tutto e tutti possono dare spunto a una barzelletta. Spesso vengono messi in ridicolo i vizi e i difetti dell'uomo, o di una categoria particolare di uomini, oppure di personaggi realmente esistenti. Ma questa messa in ridicolo non è mai associata a un'intenzione di condanna morale: lo scopo principale delle barzellette e quello di far ridere. Ma come, e perché, ci riescono?

Gli ingredienti delle barzellette

Il meccanismo della barzelletta è simile a quello di un poliziesco: anche in questo caso gli ingredienti fondamentali sono la suspense e il finale a sorpresa. Si inizia con una situazione apparentemente normale, in cui non c'è nulla di strano, e questo crea un senso di attesa (la suspense, appunto), che prepara un finale inaspettato. La conclusione delle barzellette ci sorprende e ci 'spiazza' perché ci mette di fronte a comportamenti, risposte o situazioni assurde, paradossali, cioè contrarie alla logica, al buon senso, al modo in cui funzionano normalmente le cose.

Una miniera inesauribile dei paradossi delle barzellette è costituita dai giochi di parole basati sui doppi sensi. L'effetto comico nasce dal fatto che di una parola o di un'espressione vengono immancabilmente scelti il significato o l'uso sbagliati, o meglio inappropriati alla situazione descritta, anziché quelli ovvi. Nell'esempio "Cosa si fa con due indiani che avanzano? Si mettono in frigo" viene scelto un significato del verbo avanzare del tutto incongruente con la situazione descritta. In quest'altro: "Un puzzle dice a un altro: oggi sto a pezzi", un'espressione viene usata in senso figurato anziché in senso letterale, come sarebbe ovvio dato il soggetto.

L'effetto spiazzante può essere creato anche da un comportamento contrario al buon senso. Pensiamo, per esempio, alla famosa barzelletta dei carabinieri e della lampadina: "Quanti carabinieri ci vogliono per avvitare una lampadina? Tre, uno che tiene la lampadina, e gli altri due che fanno girare il carabiniere". Nelle barzellette, un po' come a Carnevale, abbiamo una sospensione, temporanea e innocua, delle regole e della normalità, cioè una trasgressione che, come tutte le trasgressioni, ci dà un brivido di piacere e un senso di libertà. Nel mondo delle barzellette succedono le cose più strane e impensate: troviamo indiani in frigo e puzzle depressi, e avvitare una lampadina può diventare un'operazione complicatissima!

Vedi anche
Achille Campanile Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge felicemente e senza remore alla farsa e alla freddura, spingendo fino all'assurdo situazioni sentimentali ... ballata letteratura La ballata italiana antica è un componimento poetico di origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone a ballo), e perciò costruito metricamente in modo che le sue parti corrispondano ai movimenti di questa e ai motivi di quello. Lo schema tipico della ballata è ... Federico Fellini Regista cinematografico italiano (Rimini 1920 - Roma 1993). Regista tra i più significativi della storia del cinema, che ha attraversato con tratti di indiscutibile ed esemplare leggerezza, grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla ... Walter Chiari Nome d'arte dell'attore Walter Annichiarico (Verona 1924 - Milano 1991); dopo l'esordio da dilettante nel 1944 a Milano, la rivista lo ha avuto fra i suoi interpreti più originali: Gildo (1950); Sogno di un Walter (1951); Un mandarino per Teo (1963). Attore di straordinarie doti mimiche (Una strana coppia, ...
Categorie
  • ESPRESSIONI E PROVERBI in Letteratura
Vocabolario
barzellettismo
barzellettismo s. m. Tendenza a raccontare e proporre barzellette, a avere sempre pronta una barzelletta per ogni circostanza. ◆ Altre caratteristiche della «faconda Repubblica» […] nel decennio al vaglio di [Riccardo] Gualdo e [Maria Vittoria]...
barżellettare
barzellettare barżellettare v. intr. [der. di barzelletta] (aus. avere), non com. – Raccontare barzellette; estens., scherzare su qualche cosa: Piace all’uom pingue ... Barzellettar sovra le sacre cose (Alfieri).
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