BASILIO di Seleucia
Vescovo di Seleucia in Isauria, nel concilio di Costantinopoli del 448 votò per la condanna di Eutiche (v.); l'anno dopo, nel famoso ladrocinio di Efeso, sotto l'influenza di Dioscuro di Alessandria, ne approvò la riabilitazione, ma a Calcedonia evitò la condanna e la deposizione, sottoscrivendo il tomo. di S. Leone Magno; e nel 458 scriveva ancora all'imperatore Leone I in sostegno dell'ortodossia. Abbiamo, di lui, o almeno attribuitegli, 41 prediche (alcune probabilmente di Nestorio) e una Vita di Tecla, ricalcata sugli apocrifi Atti di Paolo e Tecla (in Patrol. Graeca, LXXXV, coll. 27-474 e 474-618).
Bibl.: O. Bardenhewer, Geschichte der altkirchlichen Literatur, IV, Friburgo in Brisgovia 1924, p. 300 segg.