Poeta umanista (Tizzano, Parma, 1425 - Rimini 1457). Dopo breve dimora a Mantova e poi a Ferrara presso Lionello d'Este, ebbe ospitalità e insegnamento pubblico da Sigismondo Malatesta a Rimini dove si era trasferito probabilmente nel 1449. Squisitamente assimilando le eleganze classiche, cantò gli amori di Isotta degli Atti e di Sigismondo Malatesta nel Liber Isottaeus, delicata imitazione delle Eroidi di Ovidio (che però secondo alcuni non sarebbe interamente opera sua), e nel poema Hesperis, uno dei più originali poemi latini del Quattrocento, le imprese compiute dal condottiero nel 1448 e nel 1453 contro Alfonso e Ferdinando d'Aragona: dell'opera esistono alcuni codici riccamente miniati. Altri poemi: Astronomica, Meleagris, Argonautica.