BASOCHE o bazoche
È volgarizzazione francese della voce Basilica, con la quale s'indicava già l'edificio del foro in cui si esercitava la giurisdizione. Fu applicata poi al personale addetto al giudice per consigliarlo, per verbalizzare, per procedere ad atti esecutivi, e specialmente al personale di cancelleria, che a un certo momento, intorno ad alcune giurisdizioni più elevate, si organizzò in corporazioni. Dicendosi basoche souveraine et primitive de France, pretese di esser la più antica quella del Châtelet, che sarebbe già esistita nel 1278. Certo nel 1303 troviamo organizzati corporativamente i notai del parlamento con foro speciale nel civile e nel penale. Il loro regime fu considerato addirittura come un royaume de basoche; il loro capo fu detto roi; gli altri dignitarî si dissero princes de la basoche. Più tardi si organizzò sullo stesso tipo la cancelleria della Camera dei conti; il suo capo si disse addirittura imperatore, perché l'organizzazione stessa si considerava nel suo complesso come un haut et souverain empire de Galiléé. Oltre a queste basoches centrali, se ne ebbero di provinciali.
La basoche ha avuto una sua particolare importanza nella storia dell'arte e della letteratura, perché l'organizzazione ebbe anche scopo di divertimento; e dagli spettacoli scherzosi, con cui i soci cercavano d'interrompere la monotonia delle loro occupazioni, sgorgarono composizioni satiriche giocose, che si svolsero in forme sempre più elevate, da cui deriverebbe la commedia francese.
Bibl.: A. Fabre, Études historiques sur les clercs de la bazoche, suivies de pièces justificatives, Parigi 1856.