Caporetto, battaglia di
Nome con cui si indica comunemente la dodicesima battaglia dell’Isonzo (24 ottobre 1917), durante la Prima guerra mondiale. Le divisioni austro-tedesche inflissero presso Caporetto, centro dell’odierna Slovenia, una pesantissima sconfitta alle truppe italiane, guidate dal generale Cadorna, le quali furono costrette a ritirarsi, attestandosi poi sul Piave (9 nov. 1917). Centinaia di migliaia di prigionieri caddero in mano al nemico, insieme a migliaia di cannoni e a grandi depositi di materiali da guerra e alimentari. L’8 nov. Cadorna fu esonerato e sostituito dal generale A. Diaz. La rotta di Caporetto fu determinata dalla mancanza di idee chiare sul piano strategico, da un’insufficiente visione particolare e d’insieme delle operazioni condotte dai tedeschi in altri teatri di guerra, dall’omissione di un esame approfondito delle proprie possibilità. La crisi segnò però una stretta decisiva nella guerra italo-austriaca, ponendo fine a un determinato criterio di condotta bellica in favore di uno nuovo, più avveduto e di più larga ispirazione. La rotta subita dalle truppe italiane provocò un vero e proprio trauma nell’immaginario collettivo e nella memoria storica del Paese. Ne seguì inoltre un’inchiesta, volta a individuare le responsabilità della sconfitta.