NALDINI, Battista
Pittore, nato a Fiesole circa il 1537 morto a Firenze il 18 febbraio 1591. Scolaro e aiuto del Pontormo per otto anni (1549-57), poi a Roma a studiare, quindi (1565-1571) collaboratore del Vasari nella decorazione pittorica di Palazzo Vecchio, il N. si staccò dalla maniera del Pontormo per riaccostarsi dapprima a quella di Andrea del Sarto, e tendere poi al manierismo del Bronzino e del Vasari. Pittore d'apparati per le esequie di Michelangelo e per le nozze di Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria, decoratore piacevole nelle composizioni dello "Studiolo" di Francesco in Palazzo Vecchio, subito dopo nella Pietà di S. Maria Novella (1572) appena ricorda il Pontormo, mentre nella Natività (1573) e più nella Presentazione al Tempio della stessa chiesa indulge al manierismo imperante. Né diverso ci appare negli affreschi e nelle tavole dipinte a Roma dopo il 1574, specialmente per S. Giovanni Decollato e la Trinità dei Monti. Anzi, invecchiando, accentuò quel suo manierismo artificioso nel trittico di S. Martino a Maiano (1584) e nella Concezione di S. Francesco di Volterra (1585). Più di una volta fu console dell'Accademia delle arti del disegno istituita da Cosimo I, ed ebbe una scuola assai fiorente, frequentata anche da Francesco Curradi e Domenico Passignano.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, v, Milano 1932, pp. 252, 268 (con elenco delle opere e bibliografia). Cfr. anche V. Voss, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.