BATUA
. Nella maggior parte del territorio abitato dai Negri di lingua bantu, eccettuato soltanto il Congo francese e il Camerun, vien dato questo nome (Ba-tua o Wa-tua, sing. Mu-tua) alle tribù viventi esclusivamente della caccia e della raccolta dei frutti selvatici. Con varianti locali di pronunzia (Ba-ciua, fr. Batchua, nella regione dei laghi Tumba e Leopoldo II), la designazione ricorre perciò in tutta l'Africa centrale, orientale e meridionale. Origine analoga par avere il nome di Uata (Wata), dato nella Somalia ai gruppi di cacciatori localizzati presso i fiumi dell'alto bacino del Giuba. Esprimendo soltanto un determinato modo di esistenza il nome è applicato a tipi raziali assai diversi: nell'Africa australe ai Boscimani; nella gran foresta centrale africana a tutti i Negrilli e quindi tanto a veri Pigmei, come sono i Batua del lago Kivu, quanto a tipi negri di bassa statura; nell'Africa orientale a gruppi ancora poco conosciuti, che sembrano risultare dalla fusione di Negrilli con elementi derivanti dalle tribù negre vicine. Questo almeno è stato accertato, dalle ricerche del Czekanowski, per i Batua stanziati nelle boscaglie fra i laghi Kivu, Tanganica e Vittoria.
Nella letteratura antropologica, tuttavia, poiché i Negrilli delle zone a NE. e a NO. della gran foresta hanno altri nomi locali (Akka, Babinga, ecc.; v. pigmei), ed essendo fuori questione i Boscimani e i gruppi isolati di cacciatori più orientali, si sogliono indicare col nome di Batua, in modo particolare, i pigmoidi del grande arco del Congo. Essi sembrano rappresentare uno speciale tipo negro a bassa statura, ben diverso, per molti caratteri importanti, dai Pigmei della Sanga e dell'Ituri (v. africa: Antropologia); ma soltanto i gruppi nomadizzanti nelle foreste prossime al Congo inferiore sono noti per le ricerche dello Starr e del Proutin.
Bibl.: F. Starr, Ethnographic notes from the Congo Free State, in Proceedings of the Davenport Academy of Sciences, XII, 1909; P. Poutrin, Les négrilles du centre africain, in L'Anthropologie, XXIII, Parigi 1912; J. Czekanowski, Forschungen im Nil-Kongo-Zwischengebiet, voll. 4, Lipsia 1911-1922.