BAWIAN
Località assira, non lontana da Ninive, di dove aveva origine l'acquedotto costruito per Ninive dal re Sennacherib (704-681 a. C.), secondo l'iscrizione ivi trovata; questa dichiara che quel re condusse un canale da Kisri a Ninive e lo alimentò con le acque del Khoser (Khusur), fornendo poi di acqua, con simili canali, altre 18 località prossime. Famosi sono i rilievi, dell'epoca neo-assira, scolpiti nella roccia in una gola della montagna percorsa da un ruscello, all'inizio dell'acquedotto.
Vi si vede un rilievo rettangolare, di circa 10 m di lato, con le figure frontali del dio Assur e di sua moglie Ninlil (Beltu) sulla groppa d'animali; in mezzo ad essi sta, in piedi, il re. Le tiare delle divinità sono simili a quelle degli dèi di Maltai (v.); con la sinistra il dio Assur tiene un lungo bastone che poggia sul collo dell'animale; i due cerchi nelle mani delle due divinità portano, nell'interno, due piccole figure divine o umane, in piedi; la dea Ninlil regge con la sinistra una specie di ventola con manico lungo; il re ha la mazza. Questo rilievo somiglia a quello di Maltai. In un altro rilievo, a sinistra di questo, si vede un cavaliere galoppante verso destra, con una lunga lancia quasi orizzontale nella destra; dietro a lui è una figura divina, in piedi, davanti è il re in atto d'adorazione; nell'angolo sinistro superiore si scorgono tre piccole figure divine sopra animali. Inoltre 11 rilievi raffigurano il re in adorazione, rappresentato come se fosse rinchiuso in una stele; la grandezza è quella naturale; sopra la testa del re sono numerosi simboli divini. Un rilievo di circa 8 m d'altezza rappresenta due tori androcefali che si volgono la schiena e, tra essi, l'eroe che strozza un leone; un altro rilievo rappresenta la figura di un re tra due dèmoni con teste d'aquila e corpi di leone. Infine, sulla roccia da cui sgorga la fontana dell'apertura terminale dell'acquedotto, sono scolpiti in rilievo due leoni nell'atto di spiccare un salto, affrontati simmetricamente e divisi dall'orifizio dell'acquedotto stesso.
Tutte queste sculture sono finemente elaborate e costituiscono i migliori esemplari della scultura neo-assira in roccia.
Bibl.: W. Bachmann, Felsreliefs in Assyrien, B., Maltai und Gunduk, Lipsia 1927; T. Jacobsen-S. Lloyd, Sennacherib's Aqueduct at Jerwan, Chicago 1935.