BAYEUX (A. T., 32-33-34)
Città della Francia, dipartimento di Calvados, capoluogo di circondario, situata sull'Aure, a 8 km. dal mare. È stazione della ferrovia Parigi-Cherbourg. Nel 1926 aveva 6489 abitanti.
Monumenti. - La cattedrale, del secolo VI, incendiata nel 1105, conserva di questa epoca la cripta (i capitelli) e una parte delle torri della facciata. Di un secondo periodo (secolo XII) sono le arcate della navata con la fronte decorata di formelle a rilievi d'ispirazione orientale o anglo-sassone; i pilastri della navata, le ogive delle navatelle, il portico sud furono costruiti dal 1165 al 1205. Dal 1221 al 1300 si costruì il coro di quattro campate circondato dal deambulatorio con 9 cappelle a raggiera, il piano superiore della navata (con galleria e alte finestre che diedero una nuova luminosità) e il transetto; alla fine del Medioevo risale il tiburio ottagonale, di cui l'ultimo piano è moderno. L'irregolarità della pianta, la facciata obliqua rispetto all'asse della navata, gl'intercolunnî differenti attestano come l'esecuzione sia avvenuta in differenti età. All'esterno, le torri della facciata, coronate di guglie del sec. XIII, sono sostenute dai potenti contrafforti. Nel portale occidentale la porta centrale fu deturpata nel sec. XVIII, le porte laterali hanno timpani con rilievi di figure; e nel braccio sud un timpano istoriato del sec. XIV ricorda Thomas Becket. La cattedrale ha anche affreschi del sec. XIV, belle porte in legno, vetrate del sec. XV e stalli del sec. XVI; la sala del capitolo (sec. XIII-XIV), con ricco tesoro, ha il pavimento di mattoni smaltati. Quantunque il suo insieme, notevole anche per dimensioni, non abbia l'unità delle chiese di Caen, appartenenti a varî secoli, la cattedrale di Bayeux ha nondimeno una leggerezza vivace ed è, con quella di Coutances, la costruzione più eroica della scuola normanna. Nell'antico arcivescovado si trova il famoso arazzo della regina Matilde, ricamo in lana su tela (1077), presunta opera di artefici anglo-sassoni, che raffigura la conquista normanna dell'Inghilterra. Bayeux ha inoltre un'interessante chiesa romanica Saint-Loup-Hors, e parecchie case antiche. Al museo c'è una collezione di pitture, lasciate dal barone Gérard.
Storia. - Nel sec. IV la città figura nella Tabula Peutingeriana col nome di Augustodurum: era allora la capitale dei Baiocassi e dei Viducassi, nella Gallia Lugdunense. È ancora superstite qualche traccia della cinta romana. La cittadinanza, convertitasi presto al cristianesimo, aveva già un proprio vescovo alla fine del sec. IV. Passata sotto il dominio franco, la città fu governata da conti; durante le incursioni normanne, fu saccheggiata, nell'884, e presa d'assalto da Rollone. Bayeux divenne allora la residenza dei duchi di Normandia, uno dei quali, Riccardo I, costruì verso l'anno 960, a nord della città, un forte castello. Un incendio distrusse la città nel 1046; nel 1106 il figlio di Guglielmo il Conquistatore, Enrico I, re d'Inghilterra, dopo averla contesa ai fratelli, la saccheggiò ancora una volta e la distrusse. Alla fine del sec. XII vi si costituì un comune. Bayeux ebbe a soffrire gravi danni per le guerre franco-inglesi, poi per le guerre religiose; fu presa e ripresa, passò di mano in mano innumerevoli volte. Nel sec. XVII fu ancora depredata dalle truppe reali, durante la tremenda insurrezione dei Va-Nu-Pieds.
Bibl.: L. Serbat, Congrès archéologique de Caen, 1908; H. Prentout, Caen et Bayeux, Parigi 1909, 2ª ed., Parigi 1922; A. Levé, La tapisserie de Bayeux, Parigi 1919; J. Vallery-Radot, La cathédrale de Bayeux, Parigi s. a.
Per la storia v.: Hermant, Histoire du diocèse de Bayeux, 1705; F. Pluquet, Essai historique sur Bayeux, 1830; A. Dédouit, Bayeux sous la Révolution, le Consulat et l'Empire, Bayeux 1892; M. Béziers, Mémoires pour servir à l'état historique et géographique du diocèse de Bayeux, voll. 3, Rouen 1895-96.