Letterato italiano (Trieste 1902 - Milano 1965); la sua figura di intellettuale raffinato ed eccentrico, dapprima nota nella ristretta cerchia degli specialisti, è stata oggetto di crescente interesse grazie alla pubblicazione postuma dei suoi scritti. Consulente editoriale di importanti case editrici, Il B. ebbe il merito di additare a celebri letterati del momento i libri giusti o il nome di scrittori passati inosservati. Promotore della conoscenza in Italia della psicoanalisi, comprese, già nel periodo fra le due guerre, come Vienna e anche Berlino dovessero essere considerate centri produttori della vita intellettuale europea.
Figlio di un tedesco luterano (morto nel 1903) e di un'italiana appartenente alla piccola borghesia ebraica di Trieste. Non completò gli studi universitari, preferendo formarsi nell'esercizio assiduo e metodico della lettura e nel contatto con l'inquieta intellettualità triestina (I. Svevo, U. Saba, G. Stuparich, E. Weiss, ecc.), ancora in gran parte legata alla cultura tedesca. Dopo vari tentativi d'impiego a Genova (dove conobbe E. Montale), Trieste e Milano, si trasferì a Roma dal 1939.
Letterato atipico, di cultura vastissima, non pubblicò nulla di suo, ma svolse un ruolo importante di suggeritore (fu lui a raccomandare a Montale nel 1925 la lettura delle opere di Svevo, allora quasi sconosciute in Italia) e di consulente di case editrici come Frassinelli, Einaudi, Astrolabio e soprattutto Adelphi, il cui catalogo reca ancora la sua impronta. Studioso di S. Freud, si volse poi alla psicologia di C. G. Jung, più consona ai presupposti irrazionalistici della sua cultura (nella traduzione di B. apparvero per la prima volta in Italia L'interpretazione dei sogni, 1948, di Freud e Psicologia e alchimia, 1950, di Jung). Postumi sono stati pubblicati una raccolta di Lettere editoriali (1968) e una di aforismi, Note senza testo (1970), nonché il romanzo incompiuto Il capitano di lungo corso (1973, il cui testo originale, come quello di gran parte delle Note, è scritto in tedesco), tutti riuniti poi, insieme con le Lettere a Montale, in un volume di Scritti (a cura di R. Calasso, 1984); quindi il carteggio tra B. e G. Voghera: Le tracce del sapiente: lettere 1949-1965 (a cura di R. Cigoi, 1995).