bazoliano
agg. Che si richiama al banchiere italiano Giovanni Bazoli.
• Quando il suo nome [di Giovanni Gorno Tempini] per la Cdp ha cominciato a circolare qualcuno si è un po’ sorpreso. Perché mai sarebbe stato scelto il direttore generale di una finanziaria comunque di piccole dimensioni come Mittel che fino a qualche tempo fa era nota più che per le sue imprese perché è presieduta dal superbanchiere Giovanni Bazoli e partecipata dall’imprenditore-finanziere riservato e bazoliano Romain Zaleski? Poi chi si è interrogato ha guardato un po’ più a fondo il suo curriculum e vi ha trovato diverse risposte. (Sergio Bocconi, Corriere della sera, 22 marzo 2010, Corriere Economia, p. 5) • [Corrado] Passera, dopo aver annunciato la vendita di tutte le azioni e le partecipazioni in suo possesso, sta già mostrando i primi evidenti smarcamenti dagli ambienti bazoliani, non solo di Intesa. (Michele Arnese, Foglio, 11 gennaio 2012, p. 1, Prima pagina) • Nella trama bazoliana, infatti, l’ordito è rappresentato dall’evoluzione legislativa che ha ridisegnato l’industria bancaria (ma i due fili potrebbero anche essere scambiati fra loro), partendo dalla liberalizzazione degli sportelli e da quella valutaria, entrambe datate 1990, l’anno successivo a quello in cui nacque di fatto il Banco Ambrosiano Veneto, prova generale della futura Intesa. (Marco Girardo, Avvenire, 27 aprile 2016, p. 9, Attualità).
- Derivato dal nome proprio (Giovanni) Bazoli con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
- Già attestato nella Stampa del 10 aprile 2000, p. 14, Economia (Ugo Bertone).