BDELLOSTOMA (dal greco βδέλλα "sanguisuga" e στόμα "boccal")
Il genere Bdellostoma J. Müll., appartenente alla famiglia Bdellostomidi, ordine Missinoidi, della classe dei Ciclostomi, comprende poche specie, tutte marine, di cui la più conosciuta, e l'unica studiata dal punto di vista embriologico (ricerche del Dean) è Bdellostoma stouti, che vive sulle coste della California. L'area di diffusione del genere Bdellostoma va dalle coste del Pacifico dell'America Settentrionale e Meridionale al Capo di Buona Speranza e alle coste della Nuova Zelanda.
Un carattere di questa forma è il grande numero di fessure branchiali presenti nell'embrione (non meno di 35 paia), di cui la maggior parte scompare più tardi: nell'adulto, infatti, si riducono da 6 a 14 paia, tutte con orifizî esterni separati. Nonostante la grande variabilità numerica nei singoli individui, la sistematica si basa ancora su questo carattere. Il modo di vivere dei Bdellostomidi ricorda molto quello dei Missinoidi. Il Bdellostoma stouti si attacca alle branchie di grossi pesci, ne fora il corpo e si nutre dei visceri e dei muscoli, lasciando intatta la pelle; è frequente trovare, nei mari dove vivono questi Ciclostomi, dei pesci di trenta libbre di peso privati dei loro organi interni. Il Bdellostoma è pertanto tra gli animali più dannosi alla pesca.
Le uova del Bdellostoma stouti sono avvolte da un caratteristico astuccio corneo, ai poli del quale si notano numerosi filamenti che congiungono uovo a uovo, ordinariamente in gruppi d'una ventina. La segmentazione è meroblastica e discoidale, e ricorda quella dei Teleostei (v. ciclostomi).