AMADEO, beato (João da Silva e Menezes)
Nacque a Ceuta (Marocco) tra il 1420 e il 1430, da Ruy Gomez da Silva e donna Isabella, figlia di don Pedro de Menezes, condottiero dell'armata portoghese, nella quale Ruy Gomez teneva un alto grado. La sorella, Beatrice, fondò nel 1484 l'ordine dell'Immacolata Concezione. Di João da Silva si sa soltanto che giunse nel 1452 come povero pellegrino dalla Spagna in Italia, ed entrò nell'ordine di S. Francesco. Da allora in poi i documenti lo conoscono soltanto sotto il nome di frater Amadeus Hispanus. Nel convento di Oreno presso Vimercate fondò nel 1459 la sua congregazione di stretta osservanza, alla quale durante la sua vita si aggregarono circa venti monasteri. Il più importante fu quello di S. Maria della Pace a Milano, costruito da Amadeo con l'aiuto di Galeazzo Maria Sforza (1466-1467). Confessore di papa Sisto IV, passò gli ultimi anni nel convento di S. Pietro in Montorio a Roma, da lui restaurato e abbellito con l'aiuto dei re spagnuoli Ferdinando e Isabella. Da Roma recatosi in visita a Milano, morì colà nel convento di S. Maria della Pace il 10 agosto 1482. Fu ben presio venerato come santo, ma il suo culto non è stato ancora convalidato. Gli si attribuisce un libro di rivelazioni, ma l'opera che in molti codici del sec. XVI si trova sotto il titolo di Apocalypsis b. Amadei è apocrifa.
Gli Amadeiti furono riuniti da S. Pio V nel 1560 con i minori osservanti.
Bibl.: B. Galli, Il b. Amadeo Menez (sic) di Silva, uaracchi 1923; Documentos des Chancellarias Reais relativos a Maroccos, I, Lisbona 1915.