AMBROGIO Sansedoni, Beato
Nato a Siena nel 1220, entrò nel 1237 fra i domenicani. Studiò a Parigi con Alberto Magno e poi a Colonia; insegnò anche in quelle scuole e per umiltà non volle il grado di maestro. Condiscepolo di Tommaso d'Aquino, gareggiò con lui; svolse una ininterrotta missione di pace nell'Impero tedesco dopo la condanna di Federico II nel concilio di Lione (1245), e rimase nel nord fino al 1265. Clemente IV se ne servì molto per opere di pace (S. Gimignano nel 1266) e assolse Corradino a sua intercessione (1268); nel 1273 A. ottenne da Gregorio X l'assoluzione dall'interdetto per la sua patria. Fu corso un palio in onore di frate Ambrogio, e così, dopo la sua morte, il venerdì di Lazaro (prima della domenica di Passione) fino alla metà del '500. Fu a Firenze, a Genova e a Venezia come predicatore di pace e per la Crociata. A Roma insegnò nello studio pontificio (1265-68) ed è annoverato tra i maestri del Sacro Palazzo. Ebbe molte cariche nell'Ordine, fu priore di S. Domenico di Siena. Morì il 20 marzo 1286. La Chiesa lo annovera tra i beati (1443) e l'arte senese l'ha glorificaio sempre. Nel martirologio romano fu inserito (1597) sotto la data del 20 marzo.
Le relazioni delle legazioni del B. Ambrogio si credono perdute; e così pure sono perduti i sermoni e altre opere. Nel codice T. IV, 8 della Comunale di Siena vi è un Tractato supra il mistero del sacramento, in volgare, a lui attribuito. La Legenda antiqua è nel codice senese T. IV, 6, sec. XIV; una redazione più breve nel codice A della bibl. di S. Domenico di Bologna. I Bollandisti (Acta Sanctorum Maii, 2ª ed., III, pp. 209-42) pubblicarono la Legenda antiqua, che fu tradotta in volgare e edita nel 1509 in Siena da Simeone di Nicola.
Bibl.: R. Coulon, art. Ambroise de Sienne, in Dictionnaire d'histoire et géographie ecclésiastique; id., Il B. Ambrogio, in Memorie Domenicane, XXXVIII (1921), fascicolo 4°; id., L'insegnamento domenicano in Roma, ivi, XLIII (1926), p. 533 segg.; id., Discepoli e biografi di S. Tommaso, in S. Tommaso d'Aquino, Miscellanea storico-artistica, Roma 1923, pp. 129-32; I. Taurisano, Catalogus hagiographicus ordinis praedicatorum, Roma 1918.