Compagno (m. 1271) di s. Francesco, che lo volle come segretario e confessore e che per lui scrisse le Laudi del Signore. Forse già sacerdote quando divenne seguace del santo d'Assisi, dopo la sua morte scrisse, con i confratelli Angelo e Rufino, la Legenda trium sociorum; interessanti per la storia del primitivo francescanesimo (alle opere di frate L. si riallacciarono gli spirituali) sono i Verba sancti Francisci e il De intentione regulae sancti Francisci.