Pittore e scultore (Valdibiena, Siena, 1486 circa - Siena 1551), tra i protagonisti, con il Rosso, il Pontormo, il Parmigianino, della "maniera" italiana; studiò da giovane le opere del Perugino, del Sodoma e di Raffaello, manifestando sin dai suoi primi dipinti eccezionali qualità luministiche, di un'irreale vitalità, che fanno di lui il più "moderno" degli artisti senesi. Tra i principali dipinti: a Siena, le pale di S. Caterina (circa 1514, Pinacoteca), di S. Paolo (1515 circa, Mus. dell'Opera del duomo), gli affreschi dello Sposalizio e del Transito della Vergine (1518, oratorio di S. Bernardino), la Caduta degli Angeli e la Natività della Vergine (Pinacoteca); la pala di S. Michele al Carmine; lo Sposalizio di s. Caterina (1528; coll. Chigi Saracini); il soffitto del palazzo Bindi Sergardi (circa 1528); la Madonna di S. Bernardino (1537); l'Incoronazione in S. Spirito; gli affreschi dell'abside del duomo (1544). Sono inoltre assai notevoli i dipinti del duomo di Pisa (1536-39), il pavimento a commesso marmoreo (1519-46) e i bellissimi angeli portacandelabro in bronzo (1548-51) del duomo di Siena.