becco
Ricorre due volte nel Purgatorio e due nel Paradiso. In senso proprio, in Pg XXXII 44 Beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto. Nei due passi seguenti si tratta del b. dell'aquila mistica, formata dalle anime dei principi giusti nel cielo di Giove: Pd XX 29 Fecesi voce quivi, e quindi uscissi / per lo suo becco in forma di parole; XX 44 Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, / colui che più al becco mi s'accosta, / la vedovella consolò del figlio. Ricorre poi, detto di un essere umano, nella locuzione ‛ dare di b. ' per " mangiare ", in Pg XXIII 30 Ecco / la gente che perdé lerusalemme, / quando Maria nel figlio diè di becco!: si allude all'episodio di Maria figlia di Eleazero, che durante l'assedio di Gerusalemme, " venuta ad ultima desperazione per la fame, uccise el proprio figliuolo... e mangiò " (Landino). Per If XV 72 e XVII 73, v. la voce seguente.