BEJA (A. T., 39-40)
Città del Portogallo nella provincia di Alemtejo, con 10.521 abitanti, capoluogo di distretto (10.255 kmq., 200.615 ab.) a 284 m. di altitudine sopra un fertile altipiano detto Campo di Beja. Temperature medie: 23°,8 (agosto), 7°,9 (dicembre); piovosità mm. 738.7; massima piovosità in maggio e dicembre, minima in agosto. Il distretto di B. è uno dei più ricchi per produzione di frumento e vini, per l'allevamento, e per l'industria delle concerie e delle maioliche. B. ha pure importanza strategica, perché domina le vie alla Guadiana e al Sado.
Forse già città gallo-celtica, B. è ricordata al tempo delle guerre di Cesare coi Lusitani; e diviene allora la colonia romana di Pax Iulia. Occupata, a partire dal sec. V d. C., successivamente da Svevi, Visigoti, Arabi, e poi dal re di León, passò nel 1102 alla corona portoghese. Munita di castello e torre nel sec. XIV dal re Dionigi, fu eretta in ducato da re Giovanni II e in sede vescovile, suffraganea dell'arcivescovo di Evora, nel 1770, da Clemente XIV. Del periodo romano Beja conserva, oltre a numerose iscrizioni, l'arco di una delle porte delle mura; del periodo visigotico-mozarabico molte pietre lavorate e una chiesa, oggi secolarizzata (Sant'Amaro), dove sono frammenti preromanici. Il castello medievale ha una magnifica torre del sec. XIV, in cui è manifesta l'influenza dello stile mudejar. Notevoli le chiese di Santa Maria, che conserva l'abside gotica primitiva, quella della Concezione, fondata nella seconda metà del sec. XV, cui è annesso un convento reso celebre nella letteratura per la dimora che ivi fece suor Mariana Alcaforado, autrice delle famose Lettere d'amore al cavaliere De Chamilly; e quella della Misericordia di stile classico della Rinascenza. B. ha un museo archeologico, con antichità romane, visigotiche e moresche. Tanto nel portico di Santa Maria quanto nella cappella suburbana di Sant'Andrea si nota un tipo speciale di contrafforti cilindrici merlati e terminanti a cono o a piramide.
Bibl.: F. Caetano da Silva, Historia das antiguidades de Beja, Beja 1792; J. Silvestre Ribeiro, Beja no ano 1845, Lisbona 1845; U. Palma, Catal. do Museu de Beja, Beja 1894-95; Diccionario Port., Lisbona 1906; Guia de Portugal, II, Lisbona 1927.