BEK
Figlio di Men che era stato capo degli scultori di Amenophis III, fu a sua volta prescelto come capo-scultore da Amenophis IV Ekhnaton. Una stele eretta in comune dai due artisti in onore dei due sovrani risale probabilmente al periodo della correggenza di questi, e colloca così a Tebe l'attività di Bek. Egli si vanta di essere uno "che Sua Maestà in persona ha istruito", riprendendo un luogo comune delle convenzioni di modestia cortigiana (e di neofitismo religioso) del tempo: ma è comunque significativo che le opere di scultura localizzate a Tebe e all'inizio del regno di Amenophis IV siano quelle più brutalmente innovatrici (così i grandi colossi del re, ora al Cairo), e si distacchino sia dalla dolcezza edonistica dell'epoca di Amenophis III (e del padre di B., Men), sia dalle opere più ricche di senso della tradizione e meno programmatiche che a Tell el-‛Amārnah ci son conosciute soprattutto dall'officina dello scultore Thutmosis.
Bibl.: W. von Bissing, Denkmäler zur Geschichte der Kunst Amenophis IV, in Sitzungsber. Akad. Wissensch., Berlino 1914, 3.