Figlio (m. 1270) e successore di Andrea II, fu incoronato re nel 1235, vivente il padre. Lottò con energia per riconquistare i possedimenti della corona, suscitando i rancori della grande nobiltà, che rifiutò ogni appoggio. Alla spinta dei Tatari (1241) B. non poté opporre salda resistenza e riparò in Dalmazia a Traù, mentre gli invasori devastavano l'Ungheria. Quando si ritirarono, B. si diede a ricostruire il paese e a provvederlo di fortificazioni per prevenire altre invasioni. Nel 1243 dovette cedere Zara ai Veneziani, ma nel 1255 ottenne la corona della Bulgaria che difese più volte contro attacchi stranieri; nel 1268 restaurò anche il dominio ungherese in Serbia. Dal 1254 al 1260 ebbe pure il ducato di Stiria e conquistò per breve tempo la Galizia. Tali conquiste cercò di consolidare con matrimonî tra la sua famiglia e quelle dei principi delle terre conquistate, e con una politica di devozione alla S. Sede. Gli ultimi anni di regno furono turbati dalle ribellioni del figlio Stefano V, che lo costrinsero a scendere a patti, per averne l'appoggio, con i grandi signori, in favore dei quali ripubblicò nel 1267, con nuovi privilegi, la Bolla d'oro del 1222.