Belgrado
Città, capitale della Serbia. Antica Singidunum e importante castrum romano, per la sua posizione geografica B. ha avuto importanza strategica e funzione di primo piano in tutte le guerre combattute nella regione danubiano-balcanica. Occupata dai turchi una prima volta nel 1521, fu a più riprese riconquistata dagli Asburgo d’Austria, finché nel 1739, alla fine della guerra austro-russo-turca, con la Pace di B. l’Austria perdette B. e tutti i suoi possessi a S della Sava e del Danubio. Ripresa dai turchi dopo l’insurrezione dei serbi dal 1806 al 1813, B. rimase divisa in tre: la cittadella e parte turca, soggette al diretto governo turco, e parte serba che acquistò, soprattutto dal 1842, la funzione di capitale della Serbia. La coesistenza di serbi e di turchi diede vita a frequenti incidenti che culminarono col bombardamento della zona serba a opera del comandante turco nel 1862. Sgombrata dalla popolazione turca per la pressione delle potenze, nel 1867 B. divenne la capitale del nuovo Stato serbo. Durante la Prima guerra mondiale fu occupata dagli austriaci e tornò ai serbi soltanto alla fine del conflitto, divenendo capitale della Iugoslavia. Nel 1941 B., dopo violenti bombardamenti aerei, fu invasa dai tedeschi, e nel 1944 dalle formazioni partigiane di Tito con il concorso delle forze sovietiche. Nella seconda metà degli anni Novanta del Novecento le repressioni attuate nel Kosovo e la conseguente guerra civile furono all’origine di un altro periodo di pesante crisi, culminato nel 1999 con l’intervento della NATO e la disfatta serba. I bombardamenti NATO hanno causato gravi distruzioni alla città, che ha anche registrato un forte afflusso di serbi kosovari fuggiti dalla loro regione.