BELGRADO (VI, p. 537; App. II, 1, p. 379)
Oggi l'area occupata dalle fortificazioni è stata ridotta per gran parte a pubblico giardino. Il centro della vita cittadina risulta spostato circa un chilometro a tergo, ed è costituito dalla cosiddetta Terazije, una piazza di forma molto allungata seguita da due file di tigli, e delimitata da grandi edifici moderni. I quartieri più vecchi della capitale stanno disposti ad anfiteatro su pendii rivolti ad occidente che inclinano verso la Sava: questi quartieri, insieme con la cittadella e con la cattedrale ortodossa, formano ancora il quadro tradizionale della Belgrado balcanica. Nei piani bassi, in prossimità dei fiumi, si sono insediati gli impianti portuali lungo la Sava, e alcuni impianti industriali a nord lungo il Danubio. La moderna città residenziale, con le sedi dei principali organi politici, amministrativi e diplomatici, si sviluppa viceversa sull'alto del terrazzo: i due assi d'espansione sono rappresentati dal Bulevar Revolucije (l'antica strada di Costantinopoli) verso sud-est, e dal Bulevar Maršala Tita (e Jugoslavenske Narodne Armije) verso sud. B. è stata quasi radicalmente ricostruita dopo i duri bombardamenti della seconda guerra mondiale. La circoscrizione urbana ha una superficie di 183 km2 e una popolazione di 520.000 abitanti (1958).