Belize
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(App. IV, i, p. 246; V, i, p. 331
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Popolazione
La popolazione (230.000 ab. a una stima del 1998) fa registrare tassi di incremento naturale assai elevati (25‰ nella prima metà degli anni Novanta). La disoccupazione (14% della forza lavoro) alimenta l'emigrazione verso l'estero (soprattutto verso gli Stati Uniti), fonte di rimesse significative per l'economia nazionale; tuttavia è consistente anche il numero di immigrati e rifugiati provenienti da altri Stati caribici, e in particolare modo dal Salvador. La capitale, Belmopan, rimane una cittadina di appena 6800 ab. (1997); il centro urbano più popoloso è la città portuale di Belize (59.900 ab. nel 1997).
Condizioni economiche
La situazione economica del paese è, per alcuni aspetti, relativamente prospera. A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, il B. ha registrato un notevole aumento del prodotto interno lordo. L'economia si fonda essenzialmente sullo sfruttamento della foresta, che, estesa su gran parte del territorio, fornisce legnami pregiati, su alcune colture da esportazione e su un turismo in rapido sviluppo (i visitatori si sono pressoché raddoppiati durante la prima metà degli anni Novanta), che concorre per circa un quinto alla formazione del PIL (1996). Tra i principali prodotti agricoli vanno ricordati la canna da zucchero (zucchero e melassa hanno rappresentato nel 1996 il 33,6% delle esportazioni), gli agrumi (19,6%) e le banane (19,4%), ma non mancano altri prodotti destinati al consumo interno e, nel complesso, la bilancia agricola (compresa anche la pesca) si mantiene costantemente positiva. Il paese non possiede risorse energetiche e per tutti gli anni Novanta sono proseguite le prospezioni alla ricerca di idrocarburi nella piattaforma continentale del Golfo di Honduras, anche se tale attività ha sollevato non poche preoccupazioni ambientali. Le attività industriali gravitano attorno al settore agroalimentare, con impianti per la lavorazione degli agrumi a Dangriga, per la produzione di zucchero a Pembroke Hall, Tower Hill e Libertad, di acido tannico a Corozal e di resina a Mango Creek. Per una maggiore diversificazione dell'economia il governo ha istituito nel 1989 un registro mercantile internazionale e ha introdotto nel 1990 una legislazione favorevole ai servizi finanziari off-shore. L'opposizione da sempre incontrata nel far riconoscere la propria indipendenza dal vicino Guatemala ha spinto questo piccolo paese anglofono a destinare il 2,5% del suo PIL alla difesa (con un pesante onere per il bilancio pubblico) e a ricercare l'integrazione economica nella CARICOM (la Comunità caribica) piuttosto che nel Mercato comune centroamericano (l'organizzazione che riunisce i paesi dell'istmo).
Storia
di Luisa Azzolini
Le vicende politiche del B., membro del Commonwealth e indipendente dal 1981, continuarono a essere influenzate dalle relazioni con il vicino Guatemala, che non cessò di avanzare rivendicazioni sul B., nonostante fosse in corso dalla fine degli anni Ottanta un processo di normalizzazione dei rapporti fra i due paesi.
Le relazioni con il Guatemala sembrarono giunte a un punto di svolta nel settembre 1991, allorché i due paesi siglarono un accordo sui confini marittimi della Bay of Amatique, in base al quale il Guatemala ottenne l'accesso al Mar Caribico attraverso una limitazione delle acque territoriali del Belize. Venuto meno in tal modo il principale ostacolo al riconoscimento del B., il presidente guatemalteco J. Serrano Elías annunciò ufficialmente l'istituzione di rapporti diplomatici tra i due paesi. Tale decisione venne quindi ratificata dal Parlamento del Guatemala nel novembre 1992; seguì, nell'aprile 1993, la firma di un patto di non aggressione, che permise alla Gran Bretagna di evacuare dal B. le truppe che vi aveva lasciato dopo il 1981 in difesa dell'integrità territoriale del nuovo Stato.
Tali sviluppi, tuttavia, non risolsero definitivamente il contenzioso fra il Guatemala e il B., in quanto sia Serrano Elías sia il suo successore R. de León Carpio (divenuto presidente nel giugno 1993) ribadirono le rivendicazioni territoriali sul B. successivamente al 1992. D'altra parte, i termini dell'accordo sulla Bay of Amatique sollevarono preoccupazioni anche in B. e provocarono forti contrasti in seno allo stesso partito di governo, il People's United Party (PUP), che portarono infine a elezioni anticipate. Svoltesi nel giugno 1993, queste furono vinte dall'United Democratic Party (UDP), che ottenne 16 rappresentanti alla Camera (portata a 29 seggi), contro i 13 del PUP. Il nuovo primo ministro, M. Esquivel, che sostituì G. Price alla guida del governo, annunciò di voler rinegoziare i termini dell'accordo, che non era ancora stato ratificato dal Parlamento, e di voler indire un referendum popolare. Inoltre Esquivel cercò l'appoggio della Gran Bretagna e della CARICOM, che sostenne con fermezza la sovranità del B. contro le reiterate rivendicazioni guatemalteche, approdate in ultimo al segretario generale delle Nazioni Unite (marzo 1994).
In politica interna, Esquivel combatté la vendita di certificati di cittadinanza che aveva alimentato flussi cospicui di immigrati da Hong Kong e Taiwan. Poco incisiva risultò invece l'azione del governo contro i narcotrafficanti. Improntata a criteri di austerità, la politica economica dell'esecutivo alimentò negli anni un crescente malcontento popolare: già sconfitto dal PUP nelle amministrative del marzo 1996, il partito di Esquivel ottenne appena 3 seggi nelle consultazioni legislative dell'agosto 1998, contro i 26 guadagnati dal PUP, il cui leader, S. Musa, diede vita a un nuovo governo.
bibliografia
Belice. Sus fronteras y destino, a cura di F. Gargallo, A. Santana, México 1993; M. Palacio, Who and what in Belizean elections. 1954-1993 [Belize] 1993.