– Pseudonimo della saggista e attivista statunitense Gloria Jean Watkins (Hopkinsville, Kentucky, 1952 - Berea, Kentucky, 2021). Di origini afroamericane, tra le esponenti più autorevoli del femminismo nero, ha esordito nella scrittura con la raccolta di versi And there we wept (1978), pubblicando nel 1981 il suo primo saggio, Ain’t I a woman: black women and feminism (trad. it. 2023) in cui si danno già compiutamente espressi i temi nucleari del suo impegno politico e intellettuale, quali l’analisi della complessa interserzione tra pregiudizi di razza, di genere e di classe nella costruzione della subalternità delle donne afroamericane e lo studio delle relazioni sentimentali come luogo di riproduzione di modelli patriarcali e sessisti. Attenta indagatrice dei modelli culturali dominanti in tema di virilità nera e di relazioni intersessuali di potere, ha decostruito gli stereotipi sugli afroamericani nella rappresentazione dei media e proposto approcci educativi demistificanti, della sua densa produzione saggistica si citano qui: Feminist theory: from margin to center (1984; trad. it. 1990); Yearning: race, gender, and cultural politics (1990; trad. it. 1998); Teaching to transgress: education as the practice of freedom (1994; trad. it. 2020); All about love: new visions (2000; trad. it. 2000); The will to change: men, masculinity, and love (2004); Teaching critical thinking: practical wisdom (2010); Writing beyond race: living theory and practice (2013). Tra i suoi testi autobiografici: Bone black: memories of girlhood (1996) e Wounds of passion: a writing life (1997).