BELLAGIO (A. T., 20-21)
Ridente località della provincia di Como, situata in uno dei più bei punti delle nostre Prealpi, 216 m. s. m., all'estrema punta di quella regione triangolare che divide la parte meridionale del lago in due rami (di Lecco e di Como). È località di villeggiatura assai frequentata. Sulla riva del lago, lungo una strada a portici, sorgono sontuosi alberghi moderni, dietro ai quali è posto il paese (chiamato localmente il Borgo per distinguerlo dalle altre frazioni) che conserva le vecchie costruzioni caratteristiche e la piccola industria locale di lavori in legno d'olivo. Il comune ha una superficie di 26,55 kmq. ed è in gran parte (kmq. 12) sterile; vi sono prati e pascoli (6,08 kmq.) e boschi (5,31). La popolazione del comune era di 3397 ab. nel 1881, 3776 nel 1911, 3252 nel 1921; la diminuzione è solo apparente, data la diversa epoca del censimento (1911: giugno; 1921: dicembre). Il capoluogo contava nel 1921 1683 abitanti.
Monumenti. - La collegiata di S. Giacomo, d'epoca romanica, recentemente restaurata, è una costruzione a tre navi e tre absidi. Nel campanile sono alcuni rilievi raffiguranti gli evangelisti con teste sostituite da quelle dei loro animali simbolici. È notevole anche un pulpito del sec. XII; una tavola con l'Apparizione del Redentore, di G. Ferrari. Ma il monumento più importante è la famosa villa Serbelloni, costruita sul luogo dove forse sorgeva la Villa Tragoedia di Plinio il Giovane. È una delle più belle ville d'Italia, con uu vasto magnifico parco boscoso, lunghi viali sapientemente disegnati, gallerie con grotte artificiali. Sono da ricordare anche la villa Melzi e le numerose altre ville vicine, e nella frazione di Breno, la chiesa parrocchiale dell'Annunziata.
Bibl.: S. Monti, Storia e arte nella provincia ed antica diocesi di Como, Como 1902.