Nome del traditore spagnolo (sec. 11º) che, secondo la tradizione, durante l'assedio di Zamora (1072) uccise, presso le mura della città, re Sancio II il Forte, dal quale, fingendo di fuggire alla persecuzione degli Zamorani, era fraudolentemente riuscito a farsi accogliere. Tale racconto, trasmesso dalle cronache (che peraltro non dicono nulla della persona dell'uccisore, dei moventi che lo spinsero, degli appoggi che eventualmente ebbe) fu ripreso e ampliato nel Romancero e in opere successive.