Pittore (Venezia 1721 - Varsavia 1780). Nipote e allievo di A. Canal, e come lui detto il Canaletto; visitò Roma e varie città italiane (1742-45), dipingendo vedute dal vero e di fantasia; si recò poi alle corti di Monaco, Dresda (1747-67 circa), Vienna, Varsavia (dal 1767). Della sua vasta attività rimangono documenti soprattutto nei musei di Vienna, Dresda, Varsavia (la ricostruzione di interi quartieri antichi di quest'ultima città, dopo la seconda guerra mondiale, è stata in molti casi condotta sui suoi dipinti). La sua maniera dipende da quella del Canaletto, di cui conserva il taglio prospettico e, spesso, la preziosa qualità luminosa, ma dando ai paesaggi e alle figure che li animano un più marcato accento naturalistico. Fu anche ottimo incisore.