CUEVA, Beltrán de la
Secondogenito di don Diego Fernández de la Cueva, entrò nella corte di Enrico IV di Castiglia come paggio; cattivatasi la simpatia del re, nel 1457 diveniva maggiordomo, nel 1461 membro del consiglio, nel 1462 conte di Ledesma. La sua rapida e prestigiosa fortuna eccitò i pettegolezzi dei cortigiani e fu attribuito in gran parte ai favori della regina, Juana, che si sussurrava fosse molto intima del giovane favorito: tal che, alla figlia natale nel 1462 fu posto il soprannome di Beltraneja, con chiara allusione alla sua illegittima origine. Comunque, Beltrán de la C., sposatosi con la figlia del marchese di Santillana otteneva nel 1464, la dignità di gran maestro dell'ordine di San Giacomo. Di fronte a ciò i rivali ordirono complotti e finirono per imporre l'allontanamento del favorito. Il re cedette, nominando però Beltrán duca di Albuquerque, e accordandogli parecchie città, ma, riapertosi il conflitto, i ribelli furono sconfitti a Olmode (1467), proprio grazie ai soccorsi che Beltrán de la C. aveva condotti al suo re. La questione finì per diventare una vera guerra di successione, tra i partigiani di Isabella di Castiglia, sorella di Enrico IV, e quelli della Beltraneja (v. spagna: Storia). Ma alla morte di Enrico IV, lo stesso Beltrán de la C. aderì al partito di Isabella; e per Isabella e Ferdinando d'Aragona combatté contro i Mori, nella guerra di Granata. Morì nel 1492.
Bibl.: A. Rodríguez Villa, Bosquejo biografico de don B. de la C. Madrid 1881; A. Cazaban, Quien fué y como fué don B. de la C, in Don Lope de Sosa, II (1914), pp. 357-365. Cfr. anche J. Palanco Romero, Estudios del reinado de Enrique IV, Granata 1914, e la bibl. sotto enrico iv di Castiglia.