BEMA (βῆμα "passo")
Viene indicato con questo nome un rialzo, o tribuna, destinato all'accusatore e al difensore nel tribunale greco. Il termine passa nel periodo paleocristiano ad indicare a) il banco che gira intorno all'abside, ai lati della cattedra episcopale; b) la parte sopraelevata della basilica destinata a contenere l'altare ed il posto degli officianti (ed è quindi l'equivalente greco del termine latino presbyterium). È da notare, però, che la sopraelevazione presbiteriale è un fatto tardo, in connessione con la creazione della cripta, e in origine quindi essa era spesso appena accennata (martyria di Antiochia di Siria) o addirittura inesistente; in tal caso il presbiterio è segnato solo da un recinto. Eccezionalmente, in due passi poetici di Gregorio di Nazianze, il termine è usato per altare considerando la parte più importante per il tutto. Presso gli antichi greci il termine indicò anche un'unità di misura (m 0,74: all'incirca la metà del passus romano).