BEMATISTI (gr. βηματισταί)
Erano così detti i misuratori delle distanze per mezzo del passo (βῆμα). Alessandro Magno, per misurare il cammino percorso dal suo esercito in Asia, istituì questi impiegati, che dovevano costituire una sezione del suo stato maggiore generale, e compivano le loro misurazioni durante la marcia. I risultati erano raccolti in relazioni che si conservavano nell'archivio reale. Dei bematisti di Alessandro conosciamo Betone Diogneto, Filonide; forse anche Aminta fu tra questi ufficiali di Alessandro. L'esempio dato da lui, in quell'età di progresso scientifico, venne forse continuato dai suoi successori. Di siffatte relazioni ufficiali si valse Eratostene per la compilazione della sua carta dell'Asia. Accanto a questi documenti ufficiali non dovettero mancare copie e relazioni private, in cui si trovavano anche notevoli divergenze sulle distanze e nelle quali si fecero aggiunte di notizie più o meno fantastiche intorno alle regioni di cui si trattava. È probabile che così vadano considerati gli Σταϑμοί, che furono attribuiti, per dar loro aspetto di autenticità, ai bematisti.
Bibl.: C. Müller, Scriptores rerum Alexandri M., p. 134 segg.; F. Jacoby, Fragm. der griechischen Historiker, II, Berlino 1926, p. 622 segg. e Kommentar, p. 406 segg.; J. G. Droysen, hist. de l'Hellén., I, Parigi 1883, p. 744; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., IV, i, Berlino 1925, p. 461; W. Dittenberger, Sylloge Inscriptionum Graecarum, 3ª ed., I, Lipsia 1898, n. 303.