OKRI, Ben
Romanziere e poeta nigeriano, nato a Minna il 15 marzo 1959. Vincitore nel 1991 del Man booker prize (con il romanzo The famished road; trad. it. La via della fame, 1992), da anni residente a Londra, O. è stato insignito dell’Order of the British empire (OBE) nel 2001 ed è uno dei più importanti romanzieri africani contemporanei di lingua inglese.
Trasferitosi a Londra con la famiglia a soli 2 anni, ma già rientrato in Nigeria a metà degli anni Sessanta, si spostò nuovamente in Gran Bretagna per intraprendere gli studi alla University of Essex con una borsa di studio governativa. Ottenuto un certo successo con il primo romanzo, Flowers and shadows (1980), tra il 1983 e il 1985 collaborò con i canali radio della BBC (British Broadcasting Company) e fino al 1986 curò la sezione sulla poesia della rivista «West Africa». Nel 1987 vinse il Commonwealth writers prize per la sezione africana con la raccolta di racconti Incidents at the shrine (1986; trad. it. in Il venditore di sogni, 1998). La trilogia narrativa inaugurata con il romanzo vincitore del Man booker prize e completata da Songs of enchantment(1993) e Infinite riches (1998), ormai un classico della postmodernità postcoloniale, è stata tradotta in almeno quindici lingue europee, oltre che in persiano e cinese. Qui narrazione e punto di vista si snodano a partire dalla figura di un abiku (nella mitologia yoruba lo spirito di un bambino che muore e rinasce in eterno), in continuo contatto con la morte, ma non per questo meno coinvolto dalla vita. Metafora delle alterne vicissitudini della stessa Nigeria, l’abiku, come i numerosi elementi fantastici riconducibili a miti e leggende del folclore nigeriano e presenti nella narrativa di O., ha fatto parlare la critica di realismo magico. Lo scrittore ha però sempre rifiutato questa definizione, spiegando la sua poetica con una concezione del reale inclusiva di ciò che non pertiene alla sfera del visibile o del razionale, in linea non solo con la cultura del suo Paese, ma anche con le posizioni di autori occidentali, tra cui William Blake. La potenza visionaria del preromantico inglese si riflette infatti nelle tre raccolte di poesie di O. (An African elegy, 1992; Mental fight, 1999; Wild, 2012).
Grande successo di pubblico e di critica anche per i romanzi Astonishing the gods (1995; trad. it. Io sono invisibile, 1997) e Dangerous love (1996; trad. it. Un amore pericoloso, 1999) e le raccolte di racconti Stars of the new curfew (1988; trad. it. in Il venditore di sogni, 1998) e Tales of freedom (2009), mentre meno convincenti sono apparsi i successivi romanzi, tra loro collegati, In Arcadia (2002) e The age of magic (2014), dove la ricerca esistenziale che sottende tutta la narrativa di O. è spostata in Europa (in Francia nel primo e in Svizzera nel secondo).
O. è autore anche di tre raccolte di saggi (Birds of heaven, 1996; A way of being free, 1997, trad. it. La tigre nella bocca del diamante, 2000; A time for new dreams, 2011), in cui spazia da riflessioni su letteratura, linguaggio, estetica, arte e politica a questioni più intime e mistiche legate ad amore, spiritualità, famiglia.
Bibliografia: Talking with African writers, ed. J. Wilkinson, London 1992, pp. 76-89; J.C. Hawley, Ben Okri’s spirit-child:abiku, migration and post-modernity, «Research in African literatures», 1995, 26, 1, pp. 30-39; M. Costantini, Behind the mask. A study of Ben Okri’s fiction, Roma 2002; P. Deandrea, Fertile crossings. Metamorphoses of genre in anglophone West African literature, Amsterdam-New York 2002, pp. 82-92; M. O’Connor, The writings of Ben Okri: transcending the local and the national, New Delhi 2008; A.A. Elder, Narrative shape-shifting: myth, humor and history in the fiction of Ben Okri, B. Kojo Laing and Yvonne Vera, Woodbridge 2009; K.O. Ogunfolabi, Representations of war and peace in selected works of Ben Okri, in Narrating war and peace in Africa, ed. T. Falola, H. ter Haar, Rochester 2010, pp. 180-94.