AGATA (d'Agata), Benedetto
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo introdusse alla filosofia di Locke, di Condillac e di Bonnet. Quando, nel 1777, il De Cosmi ricevette dal vescovo di Catania, C. M. Deodato de Moncada, l'incarico di riordinare le scuole del seminario, l'A. fu da lui preposto all'insegnamento della metafisica. Nel 1781, egli pubblicò a Catania, a conclusione di un suo corso, un Metaphysices prospectus in varias theses distributus, ispirato al temperato sensismo del suo maestro. Il libretto inasprì l'opposizione degli scolastici, dei seguaci del Leibniz e del Wolff, all'insegnamento del De Cosmi: in particolare, il p. G. A. Guglieri, delle Scuole Pie, dichiarò che alcune tesi in esso contenute erano eretiche e condannabili. All'accusa rispose un altro discepolo del De Cosmi, Mario Sanfilippo, con un nuovo Metaphysices prospectus (pubblicato nello stesso anno a Catania), in cui sfidava gli avversari ad una pubblica disputa. Questi sollecitarono ed ottennero dalla Curia pontificia la condanna delle tesi incriminate (sebbene non esista traccia di una condanna scritta). Sta di fatto che l'A. fu esonerato dall'insegnamento e il De Cosmi si dimise dal suo incarico.
Nel 1787 (e non nel 1786, come erroneamente affermano il Cordaro Clarenza e il Percolla), l'A. fu nominato lettore d'aritmetica e algebra elementare (non di filosofia) presso l'università di Catania. L'anno seguente, sempre nello stesso ateneo, egli vinse per concorso la cattedra di logica, e così poté riprendere ad insegnare l'empirismo e il sensismo. Morì nel 1793.
Bibl.: D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. XVIII, III, Palermo 1827, pp. 25-27; V. Cordaro Clarenza, Osservazioni sopra la storia di Catania, IV, Catania 1834, p. 219; V. Percolla, Biografia degli uomini illustri catanesi del sec. XVIII, Catania 1843, p. 372; G. Di Giovanni, La vita e le opere di G. A. De Cosmi, Palermo 1888, pp. 77, 109,115-117, 315, 335 (attribuisce, ma con argomenti insufficienti, sia il primo sia il secondo Metaphysices prospectus a G. A. De Cosmi); E. Catalano, G. A. De Cosmi e l'Illuminismo, Milano 1925, pp. 20-21; G. Paladino, L'Università di Catania nel sec. XVIII, in Storia dell'Università di Catania, Catania 1934, pp. 259-260, 262, 266.