ANTEGNATI, Benedetto
Nacque verosimilmente a Brescia intorno al 1530, figlio di Giovanni Giacomo, celebre organaro, e nipote di Bartolomeo.
L'A. continuò l'arte organaria della famiglia e nel novembre 1559 riparava l'organo della cattedrale di Parma. Dal Liber boletarum fabbrice ecclesie maioris nella Bibl. civica Queriniana di Brescia, anno 1563, 29 aprile, fol. 131 v., sembra che abitasse a Milano (dove il padre, infatti, aveva preso domicilio dal 1540) e che fosse tomato a Brescia per compiere dei restauri (per ridurre "ad veram consonantiam") all'organo della cattedrale iemale S. Maria de Doni (Rotonda); in questa occasione certo fece l'organo di S. Alessandro dei pp. Serviti, del quale esiste il contratto - datato 10 ag. 1563 - stipulato dai padri con Giovanni Maria Piantavigna, intagliatore e collaboratore degli Antegnati, per la costruzione della cassa (Lunelli).
Nel 1567 l'A. costruì l'organo del duomo di Torino; verso la fine del 1572 si trovava di nuovo a Parma per riattare ancora l'organo della cattedrale (2 ottobre). Esattamente un anno dopo, anche la Compagnia della Steccata stipulava con l'A. i patti di convenzione per un organo nuovo nella chiesa ducale della Steccata. Nel 1571 dalla Fabbriceria del duomo parmense l'A. venne incaricato della costruzione di un nuovo strumento.
A Parma l'A. ritornò nel 1580, dopo aver fatto nel 1578 l'organo del santuario di Saronno, per accomodare l'organo della chiesa di S. Giovanni. Sono sconosciuti la data e il luogo della sua morte.
Bibl.: N. Pelicelli, Musicisti in Parma nei secoli XV-XVI, in Note d'Arch. per la Storia musicale, VIII (1931), n. 3, pp. 196, 207; P. Guerrini, Gli organi e gli organisti delle cattedrali di Brescia in alcuni documenti del Comune, della Fabbrica e del Capitolo, ibid., XVI(1939), n. 5, p. 218; e. Antegnati, L'Arte organica... op. XVI [Brescia 1608], a cura di R. Lunelli, Mainz 1958, p. 38 (ediz. critica in ital. e tedesco, con ricca bibl. ital. e tedesca).