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BENEDETTO da Rovezzano

di Luigia Mlaria Tosi - Enciclopedia Italiana (1930)
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BENEDETTO da Rovezzano

Luigia Mlaria Tosi

Benedetto di Bartolomeo dei Grazzini, detto da Rovezzano. Scultore e architetto. Nacque nel 1474 a Canapale presso Pistoia e morì dopo il 1552 a Vallombrosa. Il nome gli venne dal lungo soggiorno a Rovezzano. Dovette formarsi a Firenze, sugli scultori e architetti più eminenti della fine del '400, quali Benedetto da Maiano e Giuliano da San Gallo. La sua prima opera sicura è la cantoria marmorea di S. Stefano in Genova, compiuta nel 1499, insieme con Donato Benti, accurato decoratore fiorentino. Nel 1502, con lo stesso Donato Benti e con Gerolamo Viscardo e Michele D'Aria, eseguiva, per ordine di Luigi XII, la sepoltura dei suoi avi; più tardi, sempre col Benti, B. si recava in Francia trasportandovi alcune statue già abbozzate per quel monumento che dalla chiesa dei Celestini di Parigi fu trasportato a St. Denis nel 1816. Al suo ritorno a Firenze, nel 150-, B. pose mano alla sepoltura di S. Giovanni Gualberto, destinata alla chiesa di S. Trinità e commessagli dai monaci vallombrosiani della Badia di Passignano; vi lavorò quasi ininterrottamente fino al 1515; ma l'opera, non ancor condotta a termine, fu manomessa, durante l'assedio di Firenze del 1530; ed i frammenti che ne rimangono - alcuni bassorilievi, fregi, nicchie, ecc. - si conservano al cenacolo di S. Salvi. Le caratteristiche dell'arte di B. appaiono in sommo grado in questi frammenti, ornati con dovizia ed eleganza a cornucopie, grottesche, tralci. Nei bassorilievi rappresentanti la vita del santo, l'artista dimostra soprattutto un fare spiccatamente pittorico. Più che altrove, è qui palese la discendenza da Benedetto da Maiano; ma le forme spesso gonfie di quest'ultimo vi diventano espressive ed energiche. Contemporaneamente a questo lavoro B. scolpì, nel 1509, una base per il David di bronzo di Michelangiolo trasportato in Francia, e compiva varî lavori architettonici nella Badia fiorentina, ove il Vasari gli ascrive la porta principale, il vestibolo e la cappella Pandolfini. Nel 1510 B. iniziava per la chiesa del Carmine la tomba di Pier Soderini, gonfaloniere del comune fiorentino, ripetendovi il tipo consueto della tomba quattrocentesca fiorentina. Nella tomba di Oddo Altoviti (1515-16), ai Ss. Apostoli, la linea architettonica, più semplice di quella del Carmine, perde ogni freschezza per il risalto della decorazione. Il camino in pietra serena, nel Museo nazionale, che B. eseguì per Pier Francesco Borghezini, deriva da quello che Giuliano da San Gallo aveva composto nel 1495 per il palazzo Gondi, ed è considerato giustamente uno dei più bei camini del Cinquecento fiorentino. Nel 1512, in gara con Jacopo Sansovino e Baccio Bandinelli, B. scolpì la statua di S. Giovanni Evangelista per S. Maria del Fiore, opera fredda e manierata. Chiamato nel 1524 in Inghilterra vi rimaneva, a intermittenze, fino al 1535 e compieva a Windsor la tomba del cardinale Wolsey, che divenuta più tardi tomba di Enrico VIII, andò dispersa nel 1646; ne rimangono soltanto il sarcofago, adattato al monumento dell'ammiraglio Nelson, nella chiesa di S. Paolo a Londra, e quattro candelieri nella cattedrale di Gand.

Negli ultimi anni della sua vita, divenuto cieco, l'artista si ritirò a Vallombrosa ove morì. L'ultima sua opera, del 1552, è l'altare della cappella Sernigiani in S. Trinità, e che può considerarsi il suo capolavoro, per la perfetta fusione della parte decorativa con quella strutturale. Sono attribuite a B. alcune terrecotte della collezione di Hampton Court, e del South Kensington Museum di Londra; e un bassorilievo con Niobe, Apollo e Diana della raccolta Pembroke a Wiltonhouse. Varî suoi disegni sono nel gabinetto della galleria degli Uffizî.

La fama di B. poggia soprattutto sulla squisita qualità di decoratore; benché fiorito al principio del '500, egli non partecipò del gusto della sila generazione, e può invece considerarsi, per il carattere di minuzia che tutte le sue opere rivelano e per il suo amore all'ornato, un ultimo artista quattrocentesco.

Bibl.: Schottmüller, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con le bibl. prec.); G. De Nicola, Recenti acquisti del Museo nazionale di Firenze, in Boll. d'arte, 1916, pp. 1-3; A. Venturi, Storia dell'arte it., VIII, i, Milano 1923, pp. 165-67.

Vedi anche
Masàccio Soprannome del pittore Tommaso di Ser Giovanni Cassai (S. Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428). Fin dal Quattrocento fu accostato a Filippo Brunelleschi e a Donatello, anche se più giovane di essi d'una generazione, quale iniziatore della nuova arte nel campo specifico della pittura (Alberti, Manetti, ... Niccolò Pericoli detto il Trìbolo Scultore (Firenze 1497 - ivi 1550). Si formò con A. Sansovino; lavorò a Roma al monumento funebre di Adriano VI in S. Maria dell'Anima e a Bologna (S. Petronio: rilievi sulla facciata, 1525-27; Assunzione della Vergine, 1537); collaborò anche ai rilievi della S. Casa di Loreto. A Firenze, dopo il 1537, ... detto il Padre del popolo Luigi XII re di Francia Figlio (Blois 1462 - Parigi 1515) del duca Carlo d'Orléans. Successore (1498) di Carlo VIII, di cui riprese la guerra in Italia. Conquistò Milano (1499-1500), ma non riuscì a impadronirsi di Napoli, nonostante l'alleanza franco-imperiale sancita a Cambrai (1508); entrò in conflitto con il papa Giulio ... benedettini Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella confederazione benedettina, o b. confederati. La regola benedettina, frutto dell’esperienza e della ...
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    Enciclopedia on line
    Scultore e architetto (Canapale, Pistoia, 1474 - Vallombrosa dopo il 1552). Formatosi a Firenze, subì l'influsso specialmente di Benedetto da Maiano e di Giuliano da Sangallo. Viaggiò in Francia (monumento degli avi di Luigi XII, a Saint-Denis, 1502) e in Inghilterra (1524-35) compiendovi la tomba del ...
  • GIOVANNI da Rovezzano
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 56 (2001)
    (al secolo Raffaello Curradi) Maurizia Cicconi Nacque a Rovezzano, presso Firenze, nel 1611 da Alessandro Curradi (Pizzorusso, p. 106), e intorno al 1635 entrò nell'Ordine dei cappuccini, prendendo il nome di Giovanni (Baldinucci, p. 428). Nonostante la sua breve attività nel campo della scultura ...
Vocabolario
benedétto
benedetto benedétto agg. [part. pass. di benedire]. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua b.; l’ulivo b., nella ricorrenza della Pasqua. b. estens. Che ha avuto la benedizione del cielo, quindi ricco di doni, ben dotato e sim.:...
benedétta
benedetta benedétta s. f. [femm. sostantivato dell’agg. benedetto]. – Nome pop. dell’erba cariofillata.
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