Pittore (Firenze 1666 - Roma 1724); allievo a Firenze di A. D. Gabbiani, verso il 1690 si stabilì a Roma, fu in rapporto con C. Maratta e si allontanò dal tardo barocco fiorentino; seppe ottenere impasti morbidi e preziosi effetti di luce che resero le sue opere assai ricercate in Italia e all'estero. Trattò soggetti religiosi e mitologici; fu raffinato disegnatore e apprezzato ritrattista. Fra le sue opere: Autoritratto (1720 circa, Firenze, Uffizi); pala di s. Antonio (1722, Roma, SS. Apostoli); Vestizione di s. Ranieri (Pisa, Duomo); Diana e le ninfe (1720 circa, Roma, palazzo de Carolis).