BENEFICI O BENEFICI?
Si tratta di due ➔omografi il cui significato cambia a seconda di dove cade l’accento.
• Benèfici, con pronuncia ➔sdrucciola, è il maschile plurale dell’aggettivo benèfico (dal latino benèficum), ovvero ‘che porta beneficio’, ‘che fa bene’
rimedi benèfici, atti benèfici, istituti benèfici
• Benefìci, con pronuncia ➔piana, è invece il plurale del sostantivo benefìcio (dal latino benefìcium), che significa ‘utilità, giovamento, sollievo’, ma anche ‘favore, vantaggio’
benefìci fiscali, benefìci di legge, i benefìci dell’aria di mare.
Le due forme sono omografe solo da quando, nel secolo scorso, si è smesso di rendere nella grafia la doppia i finale del plurale di beneficio (beneficii), o di ricorrere alle altre soluzioni usate in passato per questo tipo di parole: la i lunga (beneficj), e l’accento circonflesso (beneficî).
VEDI ANCHE -io, plurale dei nomi in; accento