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beneficio

di Lucia Onder - Enciclopedia Dantesca (1970)
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beneficio (benefizio)

Lucia Onder

Nel significato comune il sostantivo è adoperato in Rime CVI 117 e se pur [l'avaro] vene quand'ell'è [la virtù] partita, / tanto par che li 'ncresca / come ciò possa dar, sì che non esca dal beneficio loda, " cosicché la sua beneficenza non genera merito " (Contini); e frequentemente nel Convivio: I I 9 misericordia è madre di beneficio, VIII 3 dare a uno e giovare a uno è bene; ma dare a molti e giovare a molti è pronto bene, in quanto prende simiglianza da li benefici di Dio; e ancora IX 1, XIII 2 (due volte), II VI 4 (due volte), III 18, VI 10, IV XI 12, 13 e 14, XXI 11, XXII 1 (due volte), XXVI 10. Lo stesso significato ha in Pg V 65 Ciascun si fida / del beneficio tuo sanza giurarlo, e in Pd XVII 88 A lui [Cangrande] t'aspetta e a' suoi benefici.

Per estensione vale " utilità ", " giovamento " che si trae da un beneficio, in Cv I IX 4 manifestamente si può vedere come lo latino averebbe a pochi dato lo suo beneficio, ma lo volgare servirà veramente a molti, XII 3 lo beneficio, lo studio e la consuetudine sono cagioni d'amore accrescitive (D. traduce il concetto ciceroniano da Amic. IX 29), XIII 1 e 3, III XV. 13.

Vocabolario
benefìcio
beneficio benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona e le si giova materialmente o anche...
beneficiare
beneficiare (raro benefiziare) v. intr. [der. di beneficio] (io benefìcio, ecc.; aus. avere). – Avere il beneficio di qualche cosa, trarre vantaggio: b. dell’amnistia; b. di cure speciali. Ormai ant. l’uso attivo, nel sign. di beneficare,...
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