BENIGNI
Di questo pittore marchigiano, che pure ha dato alle sue opere un'impronta personale che lo distingue dalle correnti regionali del tempo, ci mancano i dati biografici e non è stato possibile nemmeno precisame il nome, essendo esso taciuto anche dai suoi contemporanei. In un inventario della chiesa di S. Filippo di Fermo, per cui egli dipinse il quadro di S. Sebastiano, compiuto nel marzo del 1729, vale a dire ventidue anni dopo la costruzione dell'edificio, appare il solo cognome. Comunque è da ritenere che egli sia fiorito tra la seconda metà del sec. XVII e la prima del XVIII e che abbia soprattutto lavorato in Fermo, verosimilmente sua città natale.
Secondo il Ricci, il B. uscì dalla scuola del Pomarancio, ma la sua maniera accusa evidenti influssi del Caravaggio. L'abbondanza di suoi quadri esistenti in Fermo dimostra che egli fu tenuto in molta considerazione per la sua maniera estrosa di dipingere, a tocchi quasi impressionistici, con forti contrasti di luci e di ombre.
L'opera più interessante e riuscita del B. è certamente il S.Sebastiano e la pia Irene per la chiesa di S. Filippo. Gli vengono attribuite l'Incoronazione della Vergine con quattro santi nella chiesa di S. Francesco sempre a Fermo, che presenta evidenti ricordi del Lotto, e una Pietà nella stessa chiesa, che, sebbene non priva di efficacia per il tocco energico e per il gioco del chiaroscuro, è nel complesso inferiore al S.Sebastiano. Nella stessa città il B. dipinse per la chiesa di S. Maria i SS.Marta, Caterina e Domenico; due quadri per la chiesa del Carmine non sono più reperibili. Dai magistrati della città di Fermo gli fu commesso il quadro di S. Carlo (pal. Comunale).
Bibl.: A. Ricci, Mem. storiche delle arti e degli artisti della marca di Ancona, Macerata 1834, II, pp. 288 s.; V. Curi, Guida storico-artistica della città di Fermo, Fermo 1864, p. 57; F. Maranesi, L'iconogr. di S. Sebastiano ed una tela conservata a Fermo, in Rass. marchigiana, V (1926), pp. 365-67; Id., Il bel S. Filippo di Fermo, Fermo 1928, p. 10; Invent. degli oggetti d'arte d'Italia, VIII, Provincie di Ancona e di Ascoli Piceno, Roma1936, p. 267; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 326.