benignità (benignitade; benignitate)
In Vn XXXI 10 20 Ita n'è Beatrice in l'alto cielo / ... no la ci tolse qualità di gelo / né di calore, come l'altre face, / ma solo fue sua gran benignitate: cioè, non un'infermità fisica ci rapì Beatrice, come avviene alle altre, ma solo la sua " generosa bontà ". In Cv IV IV 11 D. " esalta il popolo romano... per la sua ‛ grandissima vertude ' e ‛ grandissima e umanissima benignitade '. Virtù risponde a forza; dolcezza a benignità. Cfr. Mon., II, VI, 11 " (Busnelli-Vandelli, ad l.). Infine, il vocabolo ricorre nell'orazione di s. Bernardo a Maria, in Pd XXXIII 16 La tua benignità non pur soccorre / a chi domanda: la bontà che liberamente al dimandar precorre è " carità " verso i fedeli, è " signum verae liberalitatis " (Benvenuto); cfr. anche Cv I VIII 16-17, Pd XVII 73-75. v. anche BENIGNAMENTE.