benivolente (benevogliente)
Per " colui che ha benevolenza, amicizia ", in Cv III XI 8, nel discorso sull'amicizia che deve legare vicendevolmente il filosofo e la sapienza: E così, acciò che sia filosofo, conviene essere l'amore a la sapienza, che fa l'una de le parti benivolente; conviene essere lo studio e la sollicitudine, che fa l'altra parte anche benivolente: sì che familiaritade e manifestamento di benivolenza: nasce tra loro. Da osservare come in questo contesto b. sia in stretta relazione con benivolenza: tra l'aggettivo e il sostantivo c'è una piena rispondenza semantica.
Nella forma ‛ benevogliente ', col valore di " amatore ", " innamorato ", in Rime dubbie XXIV 8 l'altro [voler], ha di me ver' lui par signoraggio, / vol che di lei non sia benevogliente. Cfr. in Chiaro Ancor mi piace 8 " sia benivogliente ".