RICHTER, Benjamin Jeremias
Chimico tedesco, nato a Girschberg (Slesia) il 10 marzo 1762, morto a Berlino il 4 aprile 1807. Fu segretario delle miniere a Breslavia e poi direttore di una fabbrica di porcellana a Berlino.
La sua opera, nel campo della chimica scientifica, fu notevolissima; ma per molto tempo rimase pressoché sconosciuta perché scritta in un oscuro linguaggio flogistico: fu il Fischer che per primo interpretò i suoi scritti e li tradusse in forma comprensibile e allora l'opera del R. apparve in tutta la sua importanza. Egli dedusse la legge di neutralizzazione degli acidi con le basi e dimostrò che le combinazioni avvengono secondo rapporti costanti; quindi enunciò un principio che si può formulare così: "Se una stessa quantità di un acido viene neutralizzata da quantità diverse di due o più basi, queste sono equivalenti e vengono neutralizzate da quantità eguali di un altro acido e viceversa". Considerò come equivalenti anche le quantità di ossigeno e previde e constatò che quando un elemento, come, per es., il mercurio o il piombo, dà diversi composti con l'ossigeno, si combina pure in rapporti diversi e prevedibili con gli acidi. Egli quindi, con l'opera sua, non solo anticipò la legge di Proust, ma in parte anche quella di Dalton e pose il concetto di equivalenza chimica. In seguito però il R. si lasciò fuorviare da coincidenze numeriche casuali in speculazioni infondate che certo danneggiarono la valutazione dell'opera sua.
Bibl.: Löwig, J. B. R., Breslavia 1907.