BENJAMIN romano da Siracusa
Il nome di questo ebreo compare in un documento particolarmente significativo per la posizione della persona a cui è indirizzato e per la natura del privilegio trasmessogli. Il 17 genn. 1466 re Giovanni II d'Aragona faceva pervenire a B., nella sua qualità di rappresentante delle giudecche, dei maggiorenti e dei singoli ebrei di tutta la Sicilia, l'autorizzazione a erigere uno studium generale ad uso degli ebrei, in quella città dell'isola che fosse stata considerata come la più conveniente.
Questa facoltà era attribuita a una collettività ebraica che contava ormai quindici secoli di permanenza ininterrotta in Sicilia, che aveva avuto una fioritura di studi e di lavoro particolarmente rigogliosa sotto gli ultimi Arabi, sotto i Normanni e sotto i regnanti svevi, e che, pur essendo andata via via declinando sotto gli Angioini e sotto gli Aragonesi, pure si manteneva copiosa, anche se non appariscente, in ogni città e in ogni borgo dell'isola.
La licenza regia incaricava il viceré Lop Ximen Durrea di agevolare per quanto possibile la fondazione di questa università, che avrebbe dovuto essere mantenuta a spese delle giudecche siciliane. In essa gli ebrei potevano aprire facoltà e svolgere corsi in qualsiasi materia; a titolo di primo esperimento è fatta menzione delle facoltà di medicina e di giurisprudenza, senza però escludere le altre. L'università era autorizzata a conferire gradi accademici. I docenti, i licenziati, gli studenti che avevano rapporti con essa, erano presi sotto la direttaprotezione del sovrano e dei suoi rappresentanti.
Al di fuori di questo, manca ogni altro accenno all'iniziativa di B., probabilmente perché l'università ebraica non fece molti passi innanzi. Il solo fatto, però, che essa abbia ottenuto la sanzione reale mostra che in Sicilia erano ufficialmente riconosciute alla colonia ebraica, anche nel periodo del suo declino, la necessità e la capacità di mantenere un proprio centro di studi superiori in discipline secolari.
Fonti e Bibl.:Codice diplomatico dei Giudei in Sicilia, a cura di B. e G. Lagumina, II, Palermo 1890, doc. CDXCI; C. Roth, The History of the Jews of Italy, Philadelphia 1946, pp. 240 s. (anche in The Jews in the Renaissance, Philadelphia 1959, p. 41); A. Milano, Storia degli ebrei in Italia, Torino 1963, p. 622.